il caso

Carabinieri, scuola marescialli Firenze indaga la procura. In 60 hanno lasciato il corso

I giudici lavorano sugli esposti presentati nell’ultimo anno

Carabinieri, scuola marescialli Firenze indaga la procura. In 60 hanno lasciato il corso
Pubblicato:

Sarebbero una sessantina gli studenti che avrebbero abbandonato la scuola marescialli di Firenze. Stanchi di quei modi troppo duri. C’è chi ha raccontato di ispezioni, perquisizioni delle valigie e pratiche umilianti.

La procura lavora sugli esposti presentati nell’ultimo anno (e ancora al centro di accertamenti) da Unarma, in cui si denunciano pratiche inutilmente punitive come quella di tenere gli allievi in riga, con il braccio sinistro alzato», con conseguenti lamenti e pianti.

In un altro esposto, del dicembre di un anno fa, si parla dell’uso di un dado "per comminare sanzioni in risposta a ritardi durante le libere uscite o a violazioni del dress code".

E poi ancora in un’altra denuncia presentato negli ultimi mesi al comando generale dei carabinieri e al ministero della Difesa si legge di "un approccio che sembra riflettere una modalità di preparazione simile a quella dei marines".

Una situazione venuta ad acuirsi, dopo che lo scorso aprile, Beatrice Belcuore, la giovane allieva della Scuola marescialli si è tolta la vita sparandosi con la pistola di ordinanza.
Adesso a occuparsi del caso sarà anche il ministero della difesa, chiamato in causa con un’interrogazione parlamentare

"Stava perdendo i capelli — si legge nella lettera denuncia dei genitori della giovane —. Non ne poteva più di sottostare a regole poco funzionali che si insinuavano in ogni ambito della propria vita", hanno fatto sapere. Non solo, ma alla mamma diceva sempre più spesso “questa scuola mi sta rovinando la vita".

Secondo fonti vicine alle indagini, nei fatti esposti (tra cui l’ordine di presentarsi in adunata alle 6,15 del mattino nonostante il Covid e i sintomi influenzali) non sono stati ravvisati risvolti penali. Almeno non al momento.

Seguici sui nostri canali