Firenze, 19enne sorpreso con cinquanta dosi di crack nelle scarpe
Nel corso di alcuni controlli, gli agenti hanno arrestato anche un 26enne per detenzione di droga ai fini di spaccio
Continuano i serrati controlli della Polizia di Stato finalizzati alla prevenzione di ogni forma di illegalità, con particolare attenzione a specifiche aree della città come quella intorno alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze dove ieri, in tarda serata, gli agenti della volante hanno sorpreso un 19enne di origine senegalese con addosso 50 dosi di crack.
Secondo quanto ricostruito, il giovane avrebbe attirato l’attenzione dei poliziotti mentre sostava sui gradini della stazione: alla vista della pantera si sarebbe incamminato a passo svelto verso la vicina fermata della tramvia, dove sarebbe stato fermato pochi attimi dopo dai tutori dell’ordine.
Gli agenti avrebbero subito notato qualcosa di anomalo in prossimità di un risvolto dei pantaloni, nelle specifico in una delle sue scarpe alte dalla quale, durante il controllo, è saltata fuori una voluminosa busta trasparente con all’interno lo stupefacente pronto, sulla base dell’ipotesi investigativa, per essere smerciato su piazza. Il cittadino straniero è finito quindi in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Arrestato anche un 26enne
Sempre a proposito di contrasto allo spaccio, ieri mattina, gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rifredi hanno invece arrestato un cittadino nigeriano di 26 anni, sorpreso a vendere otto dosi di eroina in viale dei Mille ad un altro cittadino straniero in cambio di 140 euro in contanti. Il 26enne è stato poi trovato con addosso altre 11 dosi della stessa droga, nascoste in un calzino.
Anche quest’ultimo, come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze comparirà oggi davanti al Giudice per la convalida della misura precautelare, precisando tuttavia che l’effettiva responsabilità nei fatti contestati, nonché la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.