INCENDIO NELLA CENTRALE

Esplosione al bacino di Suviana, il terribile bilancio: tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi

Gravissimo incidente al confine tra Emilia-Romagna e Toscana. Il bilancio pare destinato ad aggravarsi, i vigili coordinano l'operazione

Esplosione al bacino di Suviana, il terribile bilancio: tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi
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Una forte esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi, nel comune di Camugnano, in provincia di Bologna, ha scosso il pomeriggio di martedì 9 aprile 2024. Un gravissimo incidente per il quale al momento si registra un bilancio terribile di tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi. La centrale è una delle due che regolano - a circa 30 metri di profondità - il bacino di Suviana, situato al confine tra Emilia-Romagna e Toscana.

Un bilancio che però pare destinato ad aggravarsi perché le operazioni di salvataggio proseguono e vi sarebbero ancora almeno quattro dispersi da portare fuori dall'impianto di proprietà dell'Enel. Ad esplodere sarebbe sarebbe stato un generatore collegato ad una turbina. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il personale sanitario con l'elisoccorso e i vigili del fuoco.

"Pare sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è tutta sotto il livello del lago a circa 30 metri profondità - ha spiegato Marco Masinara, sindaco di Camugnano -. Stando alle prime informazioni stavano facendo alcuni lavori alle turbine. Mi hanno riferito i vigili del fuoco stanno provando ad entrare ma stanno riscontrando diverse difficoltà.

Al momento dell'esplosione vi erano in tutto 15 operai di 3 ditte diverse e stavano tutti lavorando ad una attività di collaudo della turbina. Nella centrale c’era persino una classe in gita. Le ricerche dei dispersi continuano mentre si attende l’arrivo delle idrovore per riuscire ad aspirare l’acqua che ha invaso il nono e l’ottavo piano (dove è arrivata a 50 centimetri).

Le ultime: un toscano tra i dispersi

Petronel Pavel Tanase, 46 anni, residente a Settimo Torinese, Mario Pisani, 74 anni, residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto) e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra, nel Messinese. Queste le tre vittime dell'esplosione al Bacino di Suviana. Operai provenienti da tutta Italia in trasferta per lavoro.

Proseguono le ricerche dei quattro dispersi anche se le speranze di trovarli in vita sono ormai quasi ridotte allo zero. Sono ancora intrappolati tra acqua e macerie, dalle 15 di ieri, di Paolo Casiraghi, 59 anni milanese, è dipendente della ditta Abb; Alessandro D'Andrea, il più giovane, 37 anni, originario di Pontedera (Pisa), lavora per la Voith di Cinisello Balsamo; Adriano Scandellari, 57 anni, dipendente della Enel Green Power, è padovano, residente a Mestre e Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, dipendente di Lab Engineering, era a Suviana come consulente esterno.. La speranza è che si siano rifugiati in un locale a tenuta stagna. I feriti più gravi sono invece cinque: hanno 25, 36, 42, 55, 59 e 66 anni.

 

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