Riccardo si sarebbe dovuto operare, malore mortale totalmente inaspettato
Mille persone hanno partecipato all'ultimo saluto del giovane di 15 anni, deceduto mentre era in auto con la madre
Quando si è sentito male era in macchina con la madre che era andato a prenderlo a scuola. Era il primo pomeriggio di venerdì 8 marzo. Istanti di terrore con la madre che ha fermato il mezzo per tentare di rianimarlo mentre sul posto stavano arrivano i soccorsi da lei allertati. Non ce l’ha fatta Riccardo Radiconi, il suo cuore si è fermato mentre al Pronto Soccorso dell’ospedale di Grosseto dove è stato fatto il possibile per salvarlo.
Aveva 15 anni ed era un ragazzo che amava la vita, ne aveva ancora tanta di fronte e cercava di affrontarla con intelligenza e un sorriso contagioso. La sua scomparsa ha toccato tutta la comunità di Grosseto che si è stretta attorno alla famiglia. Testimonianza ne è stata anche l’enorme partecipazione ai funerali che si sono tenuti nella chiesa della parrocchia del Cottolengo. Circa mille persone hanno voluto dare l’ultimo saluto al ragazzo, l’amico, il figlio di una famiglia benvoluta e stimata. In chiesa c’erano anche i compagni di squadra di Riccardo, l’Invictasauro, dove aveva giocato prima che i medici gli avevano imposto di lasciare l’attività sportiva.
La situazione clinica di Riccardo era ben nota in famiglia. Nato cardiopatico, fin da bambino era stato seguito con amore e scrupolo. Visite mediche, interventi e un percorso sofferto ma affrontato sempre con speranza e ottimismo. Riccardo stava bene, ma avrebbe dovuto sottoporsi a un altro intervento chirurgico, era in attesa di fissarlo. Niente di temporalmente urgente insomma. Per questo per tutti è impossibile dare una spiegazione al tragico evento, a una morte cosi tragica e dolorosa.