Uccise la madre, soffocandola con un cuscino. Rinviato a giudizio il figlio
Il 23 aprile 2024 inizierà il processo nell'aula bunker a Firenze. L'avvocato difensore ha chiesto consulenza psichiatrica
E' rimasto in silenzio Patrizio Ruscio durante l’udienza preliminare che lo ha rinviato a giudizio davanti alla Corte d’Assise per aver ucciso la madre il 23 giugno scorso. Ha solo rivolto uno sguardo di affetto ai nipoti della vittima, in aula per assistere all'udienza.
Patrizio Ruscio, ragioniere di 60 anni aveva confessato l'omicidio della madre, Ottavina (Rita) Maestripieri. In aula, infatti, il pubblico ministero ha ripercorso le indagini sull'omicidio, fino ad arrivare alla confessione dell'imputato, agli esiti dell'autopsia e agli esami genetici. Il 23 aprile 2024 inizierà il processo nell'aula bunker a Firenze.
I legali hanno chiesto consulenza psichiatrica
Intanto, i difensori di Ruscio, gli avvocati Francesco Stefani e Chiara Galli del foro di Firenze, hanno chiesto di poter nominare un consulente tecnico come il professor Massimo Marchi, psichiatra fiorentino. L'obiettivo dei legali è di certificare sia lo stato di salute mentale attuale del loro assistito, ma anche al momento del fatto. Tradotto, se durante l'omicidio per il ragioniere pistoiese ci sia stato qualche forma dissociativa della personalità.
La confessione di Ruscio
"Ho ucciso mia madre". Lo ha confessato Patrizio Ruscio, 60 anni, ragioniere, figlio di Ottavina Maestripieri. Da subito le indagini si erano rivolte verso di lui, quando la 90enne era stata trovata morta giovedì 1 giugno 2023, nell'appartamento di via Monteverdi a Pistoia.
Tutto sarebbe nato dopo una discussione. Ottavina aveva segni e lividi sul corpo, è stata selvaggiamente picchiata prima e poi soffocata sul suo letto . Ma lei, quella piccola e minuta donna, ha cercato di difendersi, di sopravvivere, arrivando a graffiare il suo aggressore. Lo dirà poi il materiale genetico trovato sotto le sue unghie.
L'ha uccisa per soldi. "Non ho i soldi per pagarti l'affitto". Da questa frase, come ha riferito Ruscio agli inquirenti, ne sarebbe nata una discussione. Lui per cercare di soffocare le urla della madre, le ha tappato la bocca. Lei ha cercato di difendersi, gli ha strappato i cappelli. Lui, il figlio, ha allentato la mano solo quando ha visto che la donna non combatteva più.
Si è reso conto solo in quel momento che la madre non respirava più. Così ha tentato di rianimarla, inutilmente. Poi la chiamata al 118 dove ha riferito che la madre era morta per un'aggressione e che Ruscio l'ha trovata inerme sul letto.
Chi era Ottavina
Ottavina Maestripieri da sempre viveva in via Monteverdi e proprio sotto casa aveva la storica caffetteria. Proprio qui, nel quartiere tra la Coop e viale Macallè aveva tenuto, per molti anni, un ampio negozio di bomboniere e confetteria.
Una nota commerciante, dunque, insieme al marito Mario, con una morte che adesso è avvolta nel mistero. La donna è stata trovata senza vita nel proprio appartamento giovedì primo giugno 2023. Per la precisione alle 7.30.
Chi l’aveva vista nell'ultimo periodo racconta che, nonostante l’età avanzata, era ancora indipendente e in buono stato di salute. Quello di domani, invece, sarà un giorno decisivo per dare una svolta anche alle indagini.
La sua casa è finita all'asta.