Nuove pietre d’inciampo per le vittime del nazifascismo
Si proseguirà con le installazioni giovedì 11 gennaio 2024. A Firenze le prime undici installazione sono state effettuate il 9 gennaio 2020
I nomi di diciassette martiri fiorentini del nazifascismo sono incisi nella memoria cittadina con l’apposizione delle 'pietre d’inciampo' dell’artista tedesco Gunter Demnig. Sono installate ieri, martedì 9 gennaio 2024, le prime cinque, dedicate ad altrettante vittime della deportazione nei campi di sterminio.
In piazza del Carmine è stata murata la pietra d'inciampo per Ugo Cambi, in piazza di San Felice quella in ricordo di Gilberto Perugia e Laura Socal Perugia, in via del Proconsolo per Enrica Calabresi, in via Ricasoli quella per Goffredo Paggi.
Alle cerimonie erano presenti l'assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani e il collega di giunta Andrea Giorgio, il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, l’assessore regionale Alessandra Nardini, la presidente del comitato ‘Pietre d'inciampo’ Donata Bianchi, il presidente della Comunità ebraica Enrico Fink, il presidente di Aned Firenze Lorenzo Tombelli, la delegata della rettrice professoressa Barbara Valtancoli, Mons. Viola in rappresentanza della Curia, Camilla Brunelli dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, e l'artista Demnig che dal 1992 ha 'seminato' l’Europa di questi piccoli cubi di porfido rivestiti da lapidi di ottone. Ogni blocco di pietra quadrato ricorda nome, anno di nascita, giorno e luogo della morte di ciascun deportato.
Si proseguirà con le installazioni giovedì 11 gennaio 2024. Dalle ore 9 saranno posate le pietre d'inciampo in via del Romito per Concezio Cieri, in via Giovanni Fabbroni per Mario e Anna Ferro, in via Francesco Pagnini per Stella, Enzo e Rodolfo Passigli, in via di Santa Marta per Sara Ziegler Plessner, Rachele Plessner Lindenbaum, Liliana Ziegler e Jack Ziegler. Giovedì 18 gennaio 2024, dalle 9.30, è prevista la posa di quelle in via Arnolfo per Tommaso Ciullini e in viale dei Mille per Aldo Campagnano.
"La nostra risposta civile e democratica a quanto abbiamo visto accadere a Roma nelle scorse ore sono iniziative come questa, che fanno tesoro della memoria e ci aiutano a non dimenticare. Le Pietre d'inciampo sono un monumento diffuso - ha sottolineato l'assessora Giuliani - un patrimonio di memoria collettiva e condivisa per ricordare alcune delle pagine più buie della nostra storia e per restituire nome, luogo e dignità a ciascuno delle migliaia di uomini e donne della nostra città scomparsi nei campi di sterminio".
A Firenze le prime undici installazione sono state effettuate il 9 gennaio 2020 cui si sono aggiunte le 13 collocate il 23 gennaio dello stesso anno, le 24 del maggio 2021, le 26 collocate il 18 e 20 gennaio e il 15 febbraio 2022, le 28 installate lo scorso anno per un totale di 119.
Nel mondo sono 105mila le pietre posate dal 1995 in 31 nazioni del mondo.