Il lato nero dei festeggiamenti

Botti di Capodanno, tanti feriti in Toscana: gravissimo un minorenne di Poggibonsi

Feriti in crescita del 52 per cento in tutta Italia, morta una donna ad Afragola, amputate due dita a un ragazzo di Forte dei Marmi

Botti di Capodanno, tanti feriti in Toscana: gravissimo un minorenne di Poggibonsi
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Il fatto più grave è  successo a Poggibonsi (Siena), nella notte di Capodanno, durante i festeggiamenti per l’arrivo del 2024. Un ragazzo, minorenne, è rimasto ferito dall’esplosione di un fuoco d’artificio, riportando una seria ustione a entrambe le mani.  Le urla dell’adolescente e l’evidente ferita riportata, hanno fatto scattare l’allarme in pieno centro nella città in provincia di Siena, precisamente in piazza Matteotti. Sul posto è giunta un’ambulanza insieme all’automedica di Poggibonsi. Valutate le gravissime conseguenze riportate, è stato trasportato d’urgenza, in codice rosso, all’ospedale di Careggi di Firenze. La sua prognosi è riservata.

Amputate due dita a un 15enne a Forte dei Marmi

Cinque sono stati gli interventi segnalati a Firenze. L’episodio più grave è quello che ha visto coinvolta una donna filippina di 40 anni, che ha riportato una grave ferita a una mano. Anche al Meyer sono stati ricoverati due bambini di 8 e 9 anni, mentre un altro ragazzo è stato ferito al volto. Molto grave l’incidente che si è verificato a Forte dei Marmi (Lucca). A un 15enne, a causa dello scoppio di un petardo, per le gravissime conseguenze riportate, sono state amputate due dita. 

274 feriti in Italia, donna morta ad Afragola

Ancora una volta, nonostante i diffusi spot contro l’utilizzo di fuochi d’artificio e “botti”, molto spesso illegali, e anche nonostante le tante ordinanze che ne vietano l’esplosione in numerosi comuni, tantissimi sono risultati i feriti su tutto il territorio italiano. Secondo una prima stima sarebbero in totale 274, con una crescita del 52% rispetto al capodanno 2022. Ad Afragola, una donna di 45 anni, è morta dopo essere stata colpita da un proiettile vagante. 

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