Furti simulati per far tornare i conti. "Amministratore" di una nota azienda di calzature arrestato per bancarotta fraudolenta
L'uomo, 60 anni di Fucecchio, nemmeno compariva nella compagine sociale della ditta e aveva precedenti per simili reati
Ha condotto una nota e storica azienda di calzature al fallimento pur non figurando nella compagine sociale. Per questo motivo, un 60enne residente a Fucecchio è stato arrestato dalla guardia di Finanza per bancarotta fraudolenta.
La truffa del pellame
L'amministratore della ditta, peraltro con precedenti specifici in materia di reati fallimentari, l'avrebbe gestita nell'ultimo triennio portandola rapidamente alla sua fine economica. L'uomo, raccontando di voler diversificare la produzione delle calzature nel periodo post-pandemia, iniziò ad acquistare grosse quantità di pellame ottenendo dilazioni di pagamento particolarmente favorevoli.
Le indagini, svolte dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Empoli su delega della Procura della Repubblica di Firenze, hanno consentito di appurare che, in realtà, nel tentativo di "far tornare i conti", il pellame e diverse linee di calzature già pronte per la commercializzazione venivano quasi totalmente distratti dall’attivo societario ricorrendo a furti simulati, che sarebbero avvenuti all’interno del magazzino aziendale, regolarmente denunciati alle autorità competenti.
Società fallita
Tali condotte hanno aggravato il dissesto della società che è stata quindi dichiarata fallita con un attivo irrisorio, ma con ingenti obbligazioni verso i suoi fornitori di pellame per oltre 2 milioni di Euro.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo dove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.