Il Pontormo della discordia: terremoto nel Pd. Sgarbi: "Trasloco, errore gravissimo”
I lavori di somma urgenza presso la chiesa di San Michele a Carmignano hanno costretto la Diocesi allo spostamento dell'opera rinascimentale. Non l'ha presa bene il sindaco Prestanti
Si sa, non sempre l'arte mette d'accordo tutti. De gustibus, verrebbe da dire. Ma quello che sta succedendo nel pratese con lo spostamento del Pontormo, opera rinascimentale, da Carmignano a Prato ha del surreale. O quasi.
Si tratta de "Visitazione" del Pontormo preziosa pala d'altare, realizzata nel 1528 dall'allievo di Andrea del Sarto e sempre rimasta nella pieve di San Michele e Francesco a Carmignano. Adesso lo spostamento presso Palazzo Pretorio, a Prato, a causa dei lavori di somma urgenza proprio all'interno della chiesa San Michele. Un atto dovuto, quindi.
La decisione della Diocesi
"La somma urgenza di mettere in sicurezza le opere presenti nella chiesa parrocchiale di Carmignano, bisognosa di importanti interventi alla sua copertura, ha obbligato l’autorità ecclesiastica, proprietaria del bene in questione, a trovare al più presto, d’intesa con la Soprintendenza, una collocazione sicura alla Visitazione del Pontormo - hanno spiegato dalla Dioces, proprietaria dell'opera - Questa è stata individuata nel Palazzo Pretorio di Prato, dove insieme alla Visitazione saranno portati anche gli altri dipinti della chiesa di San Michele, così da mettere tutte le opere in sicurezza e averle tutte nello stesso luogo.
La decisione é maturata dopo aver valutato con la Soprintendenza le opzioni nel Comune di Carmignano e cioè la chiesa di San Luca, il Museo di Artimino e la stessa Pieve di Artimino, che però purtroppo non sono risultati siti idonei ad assicurare condizioni conservative adeguate".
Insomma, una decisione solo temporanea. Non l'ha presa bene il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti, che ha parlato di scelta imposta dall'alto e ha subito rimesso sul tavolo la tessera del Pd. Un vero terremoto.
"Un furto morale", per Prestanti. Poca gratitudine, secondo il sindaco di Prato, Matteo Biffoni.
"È bene evitare questi toni: noi ci siamo semplicemente messi a disposizione per la tutela del bene - ha detto il sindaco della città laniera - Mi sarei aspettato un grazie. Il luogo che ospita il Pontormo - ha spiegato - ha necessità di essere rimesso completamente a posto, e si rischia di rovinare l'opera.
C'è un altro posto a Carmignano dove si può mettere il Pontormo, e tenerlo in massima sicurezza? Il proprietario dell'opera, cioè la Diocesi di Pistoia, e la Soprintendenza, non il Comune di Prato, dicono di no, e che il posto migliore è il posto più vicino a Carmignano, che è il Pretorio di Prato, che lo ospita, lo tiene lì in sicurezza, lo valorizza per quello è possibile, e appena possibile lo riporta da dove è venuto".
Bando alle ciance. Ma no, non è finita qui. Perché a gettare benzina sul fuoco ci pensa anche Vittorio Sgarbi.
Sgarbi: "Spostare l'opera è un errore gravissimo"
"Spostare il Pontormo a Prato, e non lasciarlo a Carmignano, significa che probabilmente sono prevalse altre logiche che ci sfuggono - ha avanzato - E' condivisibile l'indignazione del sindaco di Carmignano. Le infiltrazioni di acqua nella chiesa di San Michele non interessano affatto la parte in cui è custodito il capolavoro.
Non si può spostare un’opera dal quel luogo carico di suggestione. È una scelta davvero incomprensibile. E se proprio è necessario spostarla, lo fai in altra sede a Carmignano. Un errore gravissimo il trasferimento della Visitazione del Pontormo, capolavoro del Rinascimento italiano".