La piscina privata ad uso collettivo era abusiva: chiusa. I carabinieri: "Siamo solo all'inizio"
Alla chiusura immediata dell'attività, destinata agli ospiti di appartamenti in affitto, è seguita anche una multa salata
I militari del Nucleo CC Forestale di Ceppeto (Firenze) a seguito di accertamenti sul corretto uso della risorsa idrica e idropotabile nel Comune di Calenzano, hanno chiuso una piscina privata ad uso collettivo all'interno di una struttura ricettiva che affitta anche mini-appartamenti.
Operazione a livello provinciale
A capo dell'operazione Luigi Bartolozzi, Colonnello dei Carabinieri Forestali di Firenze. Quello di Calenzano è soltanto di uno dei primi interventi di un progetto a livello provinciale.
"Siamo solo all'inizio della nostra operazione - ci ha raccontato -. Si tratta di un programma a livello provinciale volto alla protezione della risorsa idrica e idropotabile. Nei prossimi tempi uscirà un resoconto generale con dati relativi a tutta la provincia. Continuiamo a lavorare in questa direzione".
Omessi i controlli
La piscina in questione è privata ma ad uso collettivo, con accesso consentito agli ospiti della annessa struttura ricettiva che affitta anche mini-appartamenti.
La piscina in muratura, con capienza di circa 100 mc di volume, è alimentata da acqua proveniente da una sorgente regolarmente denunciata, ma sprovvista di misuratore di portata così come previsto dalla norma.
Inoltre erano stati omessi tutti i controlli di natura igienico sanitaria previsti dalla normativa vigente: la mancata presentazione di Scia/Comunicazione di esercizio presso il SUAP competente, la mancata adozione di documentazione relativa al funzionamento e all’autocontrollo, nonché la mancata predisposizione di un piano di valutazione del rischio e la mancata esposizione del regolamento della piscina ben visibile agli utenti.
Da accertamenti ulteriori l’attività ricettiva veniva svolta in assenza di comunicazione al SUAP del Comune di Calenzano, che ora procederà per gli adempimenti di competenza.
Chiusura e multa
La violazione delle norme sopra descritte ha comportato la immediata chiusura dell’attività e l’irrogazione di sanzioni amministrative per un importo di 3.900 Euro.