Il bilancio di previsione 2026, approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Scandicci durante la seduta di lunedì 29 dicembre, presieduta da Gianni Borgi, pone particolare attenzione alle fasce più deboli della società. Grazie alle risorse recuperate dall’evasione fiscale, il Comune intende proteggere i nuclei familiari svantaggiati dall’aumento dei costi. Sono previsti oltre 17 milioni di euro destinati a politiche sociali, educative e culturali.
Modifiche fiscali e sostegno alle famiglie
Il Consiglio di Scandicci, comune situato alle porte di Firenze, ha approvato l’innalzamento della soglia di esenzione dall’Irpef a 13.000 euro e ha confermato l’aliquota IMU, che rimarrà invariata anche nel 2026. Tutti i sistemi di agevolazione e protezione per le fasce più fragili saranno mantenuti.
Il Fondo per la non autosufficienza è confermato a 130.000 euro, con la possibilità di un incremento nei prossimi anni. Anche il Fondo di Solidarietà, fissato a 150.000 euro, garantirà ai servizi sociali le risorse necessarie per supportare le famiglie in difficoltà e i lavoratori colpiti dalla crisi, con l’intenzione di valutarne un eventuale aumento in base alle necessità.
Politiche scolastiche e tariffe dei servizi
L’amministrazione si impegna a mantenere gli attuali standard qualitativi e quantitativi dei servizi scolastici, comprese le misure sociali ed educative per le famiglie a basso reddito, in base all’ISEE. Per la mensa scolastica, a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime, si prevede un incremento delle tariffe, mentre i costi per le fasce più deboli rimarranno invariati. Le altre fasce subiranno un aumento progressivo tra il 5,2% e il 6,67%, mentre il costo per il Comune è previsto in crescita del 6,8%.
Non ci saranno tagli al contributo affitti, le cui risorse rimarranno stabili o aumenteranno, a seconda delle necessità che emergeranno. L’imposta sulla pubblicità e sul suolo pubblico aumenterà dell’1,1%, come stabilito dall’indice Istat, ad eccezione delle aree mercatali.
Introduzione dell’imposta di soggiorno
Una novità importante è l’introduzione dell’imposta di soggiorno, che approda a Scandicci, unico comune della Città Metropolitana a non averla adottata fino ad ora. Dopo un ampio confronto con le associazioni di categoria e gli operatori del settore, l’importo varierà tra 2 e 5 euro, a seconda della classificazione della struttura. Saranno esenti i minori di 12 anni, gli studenti, i pazienti di strutture di riabilitazione e i disabili con accompagnatore. Inoltre, per le scolaresche in gita e le associazioni sportive con ragazzi under 16 in città per eventi organizzati dall’amministrazione, sarà previsto uno sconto del 50%.
“Questo bilancio – afferma la sindaca Claudia Sereni – rappresenta una chiara scelta politica: proteggere i più fragili e garantire servizi di qualità per tutta la comunità. Abbiamo lavorato per mantenere la pressione fiscale equa, senza rinunciare agli investimenti in sociale, scuola e cultura. Le nuove risorse, comprese quelle derivanti dal contrasto all’evasione e dall’imposta di soggiorno, saranno reinvestite sul territorio per rendere Scandicci una città più giusta, solidale e attrattiva”.
“L’introduzione dell’imposta di soggiorno – spiega l’assessore al Bilancio Lorenzo Tomassoli – è uno strumento che permetterà di rafforzare in modo strutturale le politiche turistiche, valorizzando il territorio e rendendolo sempre più attrattivo per il turismo di massa. Le risorse raccolte verranno reinvestite per sostenere una crescita ordinata e sostenibile del settore, creando nuove opportunità economiche e occupazionali per la comunità locale. Il 2025 segnerà l’inizio di un tavolo di confronto con le associazioni e gli operatori per sviluppare una nuova strategia di attrattività del territorio”.
Infine, nel 2026 proseguirà anche il percorso di valorizzazione del personale in servizio presso il Comune, attraverso processi di selezione pubblica per l’assunzione di figure altamente qualificate.