Lite in condominio: spara alla vicina
Per pura fortuna la pistola si inceppa
E' successo venerdì pomeriggio in via del Sabotino a Narnali (Prato). A sparare sarebbe stato un 71enne ex muratore, Pasquale Gilio. Che però al gip ha raccontato una storia diversa da quella della sua vicina.
Lite in condominio: spara alla vicina
Poteva trasformarsi in tragedia il litigio scoppiato venerdì 25 agosto, all’ora di pranzo, in via del Sabotino a Narnali dove un pensionato di 71 anni, Pasquale Gilio, muratore originario della Basilicata che vive da oltre 30 anni a Prato, ha afferrato una pistola e l’ha rivolta contro la vicina, 50 anni, premendo il grilletto.
L'arma era carica, ma per fortuna si è inceppata e non è riuscita a sparare un colpo che sarebbe potuto essere fatale per la vicina di casa.
Ancora non è chiaro ma tutto è cominciato poco prima dell’ora di pranzo quando il pensionato è tornato a casa dopo aver fatto la spesa. L’uomo vive all’ultimo piano di una palazzina della strada senza sfondo. Al piano terra abita la coppia di cinquantenni insieme alla mamma di lei, che ha difficoltà di deambulazione. Ieri marito e moglie stavano facendo alcuni lavori edili per sistemare l’ingresso del vialetto sulla parte posteriore della casa. Volevano realizzare una rampa di accesso per far passare la carrozzina dell’anziana. Lavori che Gilio non avrebbe digerito. Quando è tornato a casa e ha visto i coniugi intenti a sistemare il vialetto, ha perso la testa. E’ andato in casa senza dire nulla ed è subito sceso. Ha atteso la donna e le ha puntato l’arma (una pistola a tamburo calibro 38) all’addome, poi ha premuto il grilletto. Per fortuna, la pistola – che era carica – si è inceppata e lo sparo non è partito.
A quel punto il marito della donna si è scagliato contro il pensionato nel tentativo di disarmarlo. Gilio lo ha morso provando ancora una volta a premere il grilletto. Nel frattempo i vicini di casa, allarmati dalle urla, hanno chiesto aiuto ai carabinieri. In poco tempo i militari dell’Arma sono arrivati sul posto.
L’uomo è stato portato in caserma. Assistito dall’avvocato Luca Betti, è stato interrogato dal magistrato di turno ed è accusato di tentato omicidio e porto illegale dell’arma.
Il pensionato ha ricostruito la dinamica dei fatti in maniera un po’ diversa dalle due vittime. Non ha negato il porto della pistola ma ha sostenuto di aver sparato per difesa in seguito alla colluttazione avuta con l’uomo. Ha confermato, inoltre, di avere da anni in sospeso questioni civilistiche per la proprietà del cancellino sul retro. E’ stato portato in carcere alla Dogaia e ieri, lunedì 28 agosto, ha deciso di rendere un pieno interrogatorio di fronte al gip.
«Non ho premuto quel grilletto, ho solo mostrato la pistola. Mi dispiace per quello che ho fatto e chiedo scusa ai miei vicini. Non succederà più».
Gilio ha mostrato pentimento per come sono andate le cose ma ha insistito sul fatto di non aver premuto il grilletto dell’arma che detiene illegalmente.
Diverso invece il racconto del marito della donna a cui avrebbe sparato: «Conosco le armi per aver fatto l’armatore durante il servizio militare – ha detto con sicurezza – Quel rumore è stato chiarissimo». Si tratta di un punto fondamentale che sarà chiarito solo dalla perizia che la Procura ha disposto sull’arma.
Arma che il 71enne dice di aver trovato «per caso mentre cercavo il rame. Era dentro una pentola vicino a un cassonetto». Ma anche questo al momento non convince il gip.