La crisi economica

L’allarme dell’associazione delle partite Iva (APIT): “Italiani sempre più poveri e sempre più disperati”

I contribuenti italiani e le piccole medie imprese fanno fatica ad arrivare alla fine del mese

L’allarme dell’associazione delle partite Iva (APIT): “Italiani sempre più poveri e sempre più disperati”
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Il punto dell'aretino Massimo Gervasi dell'Associazione APIT Italia: "Secondo le previsioni del governo il pil è in crescita. Ma si tratta solo di stime. Nella realtà i contribuenti italiani e le piccole medie imprese fanno fatica ad arrivare alla fine del mese”.

Inflazione in calo, ma...

“L' inflazione – spiega Massimo Gervasi - a luglio è in calo, con il costo della vita che si è attestato al 5,9% dal 6,4% di giugno. A frenare, anche il carrello della spesa, che si attesta al 10,2%.  Naturalmente i dati del microperiodo dicono poco o nulla sull’andamento dell’economia italiana nel lungo periodo, che la Banca Centrale Europea definisce comunque ancora estremamente incerto.

Difatti, fare la spesa oggi è diventato inaccessibile per molti. L'italiano medio arriva a spendere 300 euro in più al mese. Non tocchiamo poi l'argomento sui mutui, un nuovo aumento per i tassi variabili con rate insostenibili”.

Cig in calo, cresce solo l'edilizia; turismo -30%

“A luglio – continua il presidente di Apit - sono state 28,6 milioni le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps, il 2,7% in meno rispetto al precedente mese di giugno e il 28,7% in meno rispetto a luglio 2022. Sono 18,5 milioni invece le ore di cassa integrazione ordinaria; rispetto a luglio 2022 la variazione tendenziale è del 16% in più. Tra i settori, l’edilizia con 2,2 milioni di ore segna un incremento del 132,99% rispetto all’anno scorso. Cresce anche il ricorso alla Cigo nell’industria, ma con 16,2 milioni di ore e l’8,5% in più sullo stesso mese del 2022. A fare la differenza sono: stop del superbonus e l’effetto clima, con alte temperature che hanno limitato i lavori in corso”.

Reddito di cittadinanza. In 200 mila senza rdc entro fine anno

Sono 280 mila le persone che perderanno entro fine anno il sostegno del Reddito di Cittadinanza, poiché non sono considerati soggetti in condizione di fragilità. Per alcuni di loro, dal primo settembre sarà operativa la misura del supporto per la formazione e il lavoro.

A tutto ciò la Pubblica amministrazione risponde con una pacca sulla spalla e con l'invio di milioni di cartelle. Zero flessibilità da parte dell'AdE e zero proroghe da parte del Governo tecnico sulle imposte da pagare. Intanto continua ad aumentare il costo dei carburanti e dei biglietti aerei...il motivo è ancora da sapere”.

Le conclusioni di Gervasi

“Da presunto buon padre di famiglia, il Governo porge comunque una mano ai bisognosi: 382 euro di spese alimentari una tantum, ma non per tutti, ed in molti casi, concessi a chi non ne aveva bisogno. Ne sentiremo delle belle”.

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