Scomparsa Kata: oggi interrogatorio in carcere dello zio
Della bambina di è perso le tracce nel primo pomeriggio del 10 giugno scorso
Oggi in carcere gli interrogatori dello zio di Kata, la bambina scomparsa ormai due mesi fa, e degli altri tre arrestati.
Interrogatorio dello zio
I quattro uomini che si trovano in carcere con l’accusa di gestire il racket degli affitti delle camere dentro l’ex hotel Astor occupato abusivamente, quello da cui due mesi fa è scomparsa la piccola Kata, hanno deciso col loro difensore, avvocato Elisa Baldocci, di rispondere al giudice della convalida fissata per stamani.
Tra questi quattro c’è anche lo zio della bambina, fratello della mamma, che pochi giorni fa, all’arresto del fratello ha detto di essere convinta che la piccola sia ancora viva, che il suo rapimento può dipendere dalla questione del racket ma che non riguarda suo fratello.
L’interrogatorio si terrà alle 9.30 nel carcere di Sollicciano in collegamento audiovideo col tribunale di Firenze dove il giudice Angelo Pezzuti sarà affiancato da interpreti di lingua spagnola.
L’avvocato ha spiegato che i suoi assistiti
forniranno la loro versione dei fatti rispetto alle accuse e risponderanno alle domande del giudice.
Il difensore ha tenuto a sottolineare che «l’ordinanza di custodia cautelare» per i suoi quattro assistiti «è stata emessa nell’ambito di un procedimento penale distinto, diverso, da quello per il quale la procura procede per il sequestro di Kata. Sono procedimenti distinti».
Compariranno uno dopo l’altro davanti al giudice nell’udienza di convalida i peruviani Carlos Martin De La Colina Palomino, 37 anni, noto all’ex Astor solo come `Carlos; Argenis Abel Alvarez Vazsquez, detto Dominique, 29 anni, lo zio Abel (materno) della piccola Kataleya; Nicola Eduardo Lenes Aucacus, 39 anni; Carlos Manuel Salinas Menac, 63 anni.
I quattro — arrestati dalla squadra mobile — sono accusati, a vario titolo di estorsione, di tentativi di estorsione e rapina, di minacce ai danni di altri occupanti lo stabile per episodi documentati tra il novembre 2022 e il maggio 2023. Inoltre hanno accuse di tentato omicidio e lesioni gravi per l’episodio del 28 maggio sul caso dell’occupante ecuadoregno che, temendo di essere ucciso, preferì lasciarsi cadere in strada.