Pedaggio FiPiLi: Cna dice "no". "Disposti a pagarlo dopo che l'infrastruttura sarà migliorata"
Regione Toscana rischia di destabilizzare non solo l’autotrasporto di merci e persone ma l’intera economia della zona produttiva interessata
“Si tratta di una scelta politica per noi incomprensibile che colpisce la nostra categoria. Un pedaggio siamo disposti a pagarlo dopo che l’infrastruttura è stata migliorata, va bene essere utenti, non finanziatori”.
Così Mariano Gagliano, presidente del Trasporto merci (Fita) di CNA, sul progetto deliberato dalla Giunta regionale Toscana di introdurre, a decorrere dal 2024, il pedaggio dei veicoli pesanti sulla Strada di grande comunicazione che collega Firenze, Pisa e Livorno, la cosiddetta Fi-Pi-Li.
“Per questo CNA Fita ha inviato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato una segnalazione in cui si evidenziano le criticità del progetto - prosegue Galliano - La Fi-Pi-Li serve alcuni tra i più grandi distretti industriali d’Italia e, quindi, l’introduzione del pedaggio a pagamento per i veicoli pesanti non potrà mai interrompere il flusso di merce a loro strettamente collegata. L’aumento dei costi collide invece con la necessità di garantire alle imprese interessate pari condizioni di accesso al mercato”.
La scelta della Regione Toscana, senza apportare sostanziali benefici alla viabilità, rischia di destabilizzare non solo l’autotrasporto di merci e persone ma l’intera economia della zona produttiva interessata.
Per questo motivo CNA Fita si è appellata all’Agcom e, se necessario, metterà in campo ogni altra iniziativa per ovviare alla sciagurata misura che si intende adottare e che potrebbe fare da pericolosa apripista anche per altre realtà regionali.