L’Armida dalla Gerusalemme Liberata al festival di Radicondoli.
Un omaggio a Peter Stein
Sabato 22 luglio al Teatro dei Risorti dalle 16 alle 19.30, Omaggio a Peter Stein, con una rassegna video a cura di Enrico Marcotti. In programma, la proiezione di alcuni spettacoli e documentari sul lavoro di uno dei grandi maestri del teatro contemporaneo.
A seguire alle ore 21.15 a Pieve vecchia della Madonna, “Armida” con Maddalena Crippa, che segue le vicende della guerriera della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Rigore e profondità sono le armi di un’attrice che fa esplodere la poesia del testo sulla scena.
I versi del poema eroico diventano suono e acquistano corpo per seguire l’avventura intima e trascinante di Armida, la donna più bella mai vissuta sulla terra, dallo spirito vigoroso e l’intelligenza viva, con un talento per le arti magiche. Sotto le mura di Gerusalemme si compie il destino dell’amore invincibile per il suo nemico più temuto, Rinaldo.
La drammaturgia è di Peter Stein e la regia Sergio Maifredi, per la produzione di Teatro Pubblico Ligure. Il regista è tra i protagonisti del nuovo libro “Strade maestre” di Corrado d’Elia e Sergio Maifredi (2023, Edizioni Cue Press).
Subito dopo il disorientamento causato dalla pandemia con la chiusura dei teatri, Corrado d’Elia e Sergio Maifredi, rispettivamente direttori della Compagnia Corrado d’Elia e di Teatro Pubblico Ligure, si sono rivolto ai maestri del teatro per confrontarsi sul futuro, il presente e il passato di un’espressione artistica di cui, proprio nella sua assenza, ci si è resi conto di non poter fare a meno. Ne è nato un libro di incontri straordinari dal titolo “Strade maestre”, edito da Cuepress nella sezione Gli Artisti.
Viaggiando a Berlino, Parigi, Toulouse, Gent, Roma, Palermo, Losanna gli Autori hanno raggiunto uno ad uno i maestri del teatro contemporaneo Eugenio Barba, Lev Dodin, Stefan Kaegi, Antonio Latella, Ariane Mnouchkine, Thomas Ostermeier, Milo Rau, Peter Stein e Krzysztof Warlikowski, e hanno dialogato con loro riportando idee ed emozioni utili a tracciare un cammino, come una boccata d’ossigeno dopo una sosta quando si è in marcia.
In un viaggio che tocca alcuni dei luoghi cardine della cultura europea, gli autori indagano e ci rivelano il pensiero più vero e profondo di questi innovatori della scena, riuscendo a carpirne segreti, ricordi e spesso opinioni inaspettate e del tutto inedite.
Grandi uomini e grandi donne che, proprio a partire dalle domande, dai dubbi, dalle riflessioni e dalle urgenze dei due registi si sono fermati a ragionare con loro di teatro, di arte, di bellezza e di vita. Un libro tanto personale quanto sorprendente, un quaderno di viaggio e di pensiero, che ci prende per mano, accompagnandoci nei luoghi fisici e spirituali del grande teatro, sempre avendo come riferimento ben chiaro e costante quell’atto straordinario, intimo e creativo che è il lavoro teatrale.