A Careggi un infermiere per 20 pazienti. La denuncia di NurSind
La Lega promette una interrogazione in Regione
Carenza del personale e turni estenuanti. La denuncia arriva dalla segreteria aziendale di Careggi del NurSind, secondo cui manca il personale in servizio al Deas. Mancano 13 infermieri e 20 Oss.
In pronto soccorso a Careggi un solo infermiere
«Il personale è allo stremo - spiega il segretario aziendale Luca Bigi - Pochi giorni fa nel reparto di osservazione breve si è verificato un episodio gravissimo. Dopo l’ennesima richiesta di straordinario al personale in servizio al mattino andata a vuoto, l’azienda ha deciso di lasciare un unico infermiere, già in servizio e quindi costretto a un orario di lavoro di 13 ore, con venti pazienti ricoverati.
Ora, ci domandiamo: qual è il rapporto numerico che Careggi ritiene sicuro per il paziente e per gli operatori in un'area di questo tipo? L’azienda abbia il coraggio di affrontare la realtà del Deas: i numeri relativi agli infermieri e Oss non consentono di coprire tutte le postazioni in sicurezza».
Bigi non usa giri di parole e punta il dito contro la Regione e l'azienda Ospedaliera di Careggi.
«Quando non si è in grado di garantire un servizio si abbia il coraggio di dirlo chiaramente: non è accettabile questo continuo voler apparire a fronte delle carenze organiche e organizzative. O si aumenta il personale, o si tagliano i servizi».
E poi ancora: «Come si può pretendere - si domanda Bigi - che queste persone sostengano un impegno ancora più gravoso lavorando in condizioni di non sicurezza per il rapporto infermiere/paziente o di demansionamento perché manca il personale Oss? Non è sufficiente che l’azienda affermi che non ci sono gli infermieri, quando c’è una graduatoria per il tempo determinato che per la sola Careggi conta 452 idonei ed è entrata in vigore il 30 maggio».
Galli: «Assessore Bezzini si assuma le responsabilità»
«Quanto segnalato dal Nursind è la testimonianza della drammatica carenza di personale che, da tempo, noi stessi denunciamo». Taglia corto Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega e membro della Commissione Sanità.
«Addirittura, pare che lo stesso operatore abbia dovuto sopportare un turno di lavoro di ben tredici ore, con tutte le possibili conseguenze del caso - ha detto - In estate, poi, se possibile, la “coperta” è ancora più corta, viste le giuste ferie del personale.
Un fatto molto grave che non deve, dunque, passare sotto silenzio».
Infine l'appello all'assessore al Diritto alla salute Simone Bezzini.
«Sarebbe, finalmente, venuto il momento di assumersi determinate responsabilità. Intanto, da parte nostra, a tal proposito, redigeremo immediatamente una specifica interrogazione che, tra l’altro, chiederà conto proprio delle lacune di organico a livello infermieristico e medico nell’intera Regione».