Il parere

La breve storia del decreto lavoro....

IL commento di Massimo Gervasi di APIT Italia

La breve storia del decreto lavoro....
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Il Decreto Lavoro è diventata legge, ma la sua durata è limitata nel tempo.

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il 3 luglio è stato poi convertito in legge, esattamente la legge n.85/2023, di conversione del D.L. n. 48/2023 (c.d. Decreto Lavoro).

A farcene una sintesi è Gervasi Massimo dell'Associazione delle Partite Iva APIT Italia.

"Tra le misure principali del Decreto Lavoro, il taglio al cuneo fiscaleed altre importanti misure per l'inclusione sociale per favorire l'accesso al mondo del lavoro.

Quindi a partire dal 1° luglio 2023, ma solo fino al 31 dicembre2023, ci sarà un esonero contributivo a carico del lavoratore. In sostanza è stato incrementato di 4 punti percentuali, oltre i 2 punti già previsti nella legge di bilancio del 2023. Pertanto l’aumento del taglio del cuneo fiscale sarà di 6 punti percentuali (6%) per i redditi imponibili fino a 35 mila euro e 7 punti percentuali (7%) per i redditi imponibili fino al 25 mila euro.

L'esonero non produce effetti per quanto riguarda la 13ª mensilità, ha effetto soltanto sulla retribuzione ordinaria".

Continua Gervasi

"La legge di conversione del decreto Lavoro, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, contempla altre molteplici disposizioni con decorrenze diversificate.

Il nuovo assegno di inclusione, che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza, sarà operativo dal 1° gennaio 2024, mentre a decorrere dal 1° settembre 2023 partirà il supporto per la formazione e il lavoro. Sono, invece, in vigore dal 5 maggio 2023 le nuove causali per i contratti a termine di durata superiore ai 12 mesi. Dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023 è prevista una detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere.

Il nuovo decreto Lavoro concede proroga a chi usufruiva dello Smart Working, solo per soggetti fragili , lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico, individuati dal Decreto Ministeriale del 4 febbraio 2022. I lavoratori in questione potranno utilizzare lo Smart Working con procedura semplificata fino alla data del 30 settembre 2023; in alcuni casi fino al 31 dicembre.

Infine ma non meno interessante, l'Incentivo all’occupazione giovanile – L’ art. 27 del decreto prevede, per i datori di lavoro che ne facciano domanda, un incentivo per un periodo di 12 mesi, nella misura del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per le nuove assunzioni, effettuate a decorrere dal 1° giugno al 31 dicembre 2023, di giovani di età inferiore ai 30 anni, che non lavorino nè siano inseriti in corsi di studi o di formazione."

Le conclusioni di Gervasi

"Purtroppo il Decreto Lavoro partorito dal Governo Meloni delude tutte le attese. Un Decreto fatto di BONUS temporanei con mancette del tutto insufficiente a sostenere i ritmi dell'inflazione e dell'aumento dei tassi. Attendevamo tutti un atto di coraggio da un Governo di forte maggioranza... dopo anni e anni e un susseguirsi di Governi che hanno disatteso i fabbisogni salariali degli italiani."

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