La Fimer ha due mesi per presentare un concordato preventivo
Il tribunale di Milano ha concesso del tempo all'azienda
Slitta a dopo Ferragosto l’epilogo della vicenda Fimer.
O almeno uno degli atti più importanti della vicenda, la presentazione di una proposta, da parte aziendale, di un concordato preventivo o di una domanda di omologa di accordi riguardanti la ristrutturazione dei debiti esistenti.
Grazie alla pronuncia della seconda sezione civile, del tribunale di Milano, che aveva ricevuto tutti gli atti della vicenda dal tribunale di Arezzo, la Fimer ha tempo fino al 21 agosto per ottemperare alle richieste del giudice.
La decisione è stata presa dopo un’attenta valutazione, da parte dell’organo giudicante della documentazione prodotta dall’azienda, ovvero l’elenco dei creditori e la visura camerale aggiornata dei bilanci di esercizio degli anni che vanno dal 2018 al 20220. Nella sua sentenza il giudice ha scritto che dalla documentazione emerge: “La sussistenza sia del presupposto soggettivo di assoggettabilità a liquidazione giudiziale sia del presupposto oggettivo della ricorrenza di uno stato di crisi, richiesti per l’accesso alle procedure di concordato preventivo e/o di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti, nonché la competenza ut supra di questo Tribunale a decidere sulla domanda, trattandosi di società assoggettabile ad Amministrazione Straordinaria ex D.Lgs. n. 270/1999″ e che “possa dunque accogliersi la richiesta di concessione di termine, da fissare in concreto, alla luce del tenore della domanda come indicato in dispositivo in 60 giorni”.
Insomma la Fimer ha guadagnato tempo, ma nel frattempo dovrà, entro dieci giorni: “Dall’avvenuta comunicazione del presente decreto depositare 70.000 euro necessari per le spese della procedura sino alla scadenza del termine concesso ex art. 44 c.1 CCII, effettuando il relativo versamento su un conto corrente intestato alla procedura da aprire presso istituto di credito scelto dai CCGG”.
Alla data di scadenza della proroga l’azienda dovrà, inoltre depositare in cancelleria una situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata dell’impresa che la Cancelleria pubblicherà sul Registro delle Imprese entro il giorno successivo. Una copia dell’atto dovrà essere trasmessa: “Al commissario giudiziale, cui dovrà anche inviare una breve relazione informativa ed esplicativa, redatta dal suo legale, sullo stato di predisposizione della proposta definitiva, nonché sulla gestione corrente, anche finanziaria, allegandovi l’elenco delle più rilevanti operazioni compiute, sia di carattere negoziale, che gestionale, industriale, finanziario o solutorio, di valore comunque superiore 5.000 euro, con l’indicazione della giacenza di cassa e delle più rilevanti variazioni di magazzino”.