L' urlo vicino alla pizzeria nel video di Quarto Grado, è la voce di Kata?
La trasmissione di Mediaset ha mandato in onda immagini esclusive oltre alle testimonianze raccolte da Chi l'ha visto? Potrebbe esserci una svolta sulla scomparsa della bambina
Ci sono immagini racconti, testimonianze da incrociare. Due video, diffusi in esclusiva dal quotidiano Il Tirreno, uno di Quarto Grado, che potrebbero essere determinanti per proseguire nella ricostruzione di tutti i momenti precedenti alla scomparsa della piccola Kataleya Alvarez. Ci sono le telecamere cittadine, da scandagliare una ad una.
Alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” La madre della bambina aveva rilasciato dichiarazioni, sostenendo che la stanza che si vede nel video e la voce che urla “Basta basta”, sarebbe stata quella di Kata. Successivamente, per, come anche spiegato dai suoi legali, la donna, sentita di nuovo dagli inquirenti, ha smentito quelle dichiarazioni.
«Un equivoco comprensibile – spiegano in un comunicato gli avvocati della famiglia di Kata, Filippo Zanasi e Sharon Matteoni – dato lo stato di evidente prostrazione in cui stanno vivendo i genitori».
L'urlo di un bambino o di una bambina nel silenzio del quartiere
Riguardo alle indagini si continua, appunto, a lavorare sulle telecamere, circa 1.500. Una mole enorme di fotogrammi che i carabinieri, coordinati dall’aggiunto Luca Tescaroli e da pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda, stanno scandagliando uno ad uno. Si cerca di ripercorrere in modo scientifico, e con strumenti d’avanguardia in dotazione ai Ros, le ore precedenti alla scomparsa di Kata e quelle successive. Se si troverà qualche indizio, allora verranno visionate “a raggiera” anche le telecamere più esterne, allargando progressivamente il cerchio.
Il video più recente, invece mandato in onda da Quarto Grado, registra un grido che squarcia il silenzio del quartiere. Erano trascorse poco più di due ora da quando la piccola Kata era stata ripresa ancora all’interno dello stabile occupato, anche se secondo le più recenti ricostruzioni degli inquirenti la scomparsa della bambina potrebbe essere avvenuta più tardi, sempre nel pomeriggio.
La pizzeria dista tre minuti a piedi dall’ex Hotel Astor, e 120 metri dai palazzi all’angolo tra via Monteverdi e via Boccherini, dove nei giorni scorsi gli investigatori sono entrati più volte per effettuare perquisizioni negli appartamenti e nelle cantine, interpellare tutti i residenti e verificare che la bambina non fosse stata trattenuta nell’edificio. Quarto Grado ha poi consegnato il video, e il relativo audio, ai carabinieri di Firenze che indagano per sequestro a scopo di estorsione.
La madre: "Chi ha visto mia figlia, parli. Se avete paura dei carabinieri, contattate me"
Sono emersi altri dettagli importanti anche durate l’ultima puntata di “Chi l’ha visto” dove ha parlato di nuovo la madre di Kata.
“Voglio solo trovare mia figlia, sono undici giorni che non la vedo e non la sento. Aiutatemi a trovarla! Non voglio che le succeda qualcosa di male”. Poi ha aggiunto: “Kata scompare sì, ma non dal cortile, bensì da un corridoio dell’hotel. Chi l’ha vista, che parli, perché so che qualcuno sa qualcosa. Io sono arrivata troppo tardi, quando tutto era già successo. Se avete paura di andare dai carabinieri, contattate me o la mia amica”.
Quest’ultima, l'amica di cui si è tanto parlato per via dell'amicizia tra le loro due figlie che proprio quel giorno stavano giocando insieme. Tante sono ancora le ipotesi su come i presunti rapitori avrebbero allontanato Kata dalla sua famiglia, a partire dal tetto del civico 70. Infine, nel corso della diretta si è parlato di un varco nell'intercapedine che porta all'esterno e afferma: "Chi abita qui dentro sa benissimo chi ha portato via la bambina".