Al confine

Militari morti a Ventimiglia: uno era di a Signa e uno di Carmignano

Un solo superstite di Scandicci. La terza vittima cuneese

Militari morti a Ventimiglia: uno era di a Signa e uno di Carmignano
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Tiberio Ghelardini, 55 anni di Signa e Leonardo Sensitivi, 54 anni di Carmignano, insieme a Michele Pellegrino, 34 anni del cuneese, sono morti in un tragico incidente mentre stavano eseguendo un intervento di manutenzione al confine tra Italia e Francia, a Ventimiglia.

Militari morti a Ventimiglia

Un tragico schianto con la loro jeep dopo un salto di 30 metri e per i tre non c’è stato niente da fare. Unico superstite è Simone Bartolini, 61 anni di Scandicci.
Tutto è accaduto al confine tra le alture liguri intorno alle 10, nella zona del monte Grammondo.
Secondo le prime ricostruzioni alla guida del mezzo precipitato per cause ancora da accertare c’era il Carmignano  Sensitivi.

Sul posto è intervenuto il soccorso alpino e speleologico della Liguria insieme ai vigili del fuoco, polizia e carabinieri oltre a due elicotteri per il soccorso.

Per i tre militari però non c’è stato niente da fare dopo il volo di 30 metri in cui la jeep sembra si sia ribaltata più volte.

Sconvolti i colleghi dell’istituto geografico militare di Firenze. La squadra si stava occupando di rendere visibili insegne e ceppi presenti lungo il confine tra Italia e Francia.

Cordoglio anche dal ministro della Difesa Crosetto.

I tre toscani

Sembra appunto che a guidare la jeep fosse Leonardo Sensitivi, assistente tecnico della grafica di 54 anni residente a Seano, Carmignano, in provincia di Prato, ma originario di San Cresci, a Campi Bisenzio (Fi) sposato e con un figlio di 23 anni. Col diploma di elettricista aveva partecipato al concorso per entrare all’Istituto Geografico Militare, iniziando così a svolgere un lavoro che per lui era anche una passione.

Tiberio Ghelardini

Altra vittima è Tiberio Ghelardini, 55 anni, dipendente civile del Ministero della Difesa in servizio all’Istituto, dove lavorava come assistente amministrativo. Originario di Scandicci (come il terzo toscano, unico superstite), da tempo viveva a Signa con la moglie e due figli di 19 e 16 anni;  grande appassionato di ciclismo e delle due ruote in generale.

L'unico che si è salvato in questo tragico incidente è stato Simone Bartolini, 61 anni, di Scandicci, responsabile dell’ufficio incaricato delle missioni di confine, funzionario cartografico e capo missione. Si è salvato per pura fortuna: sbalzato fuori dal mezzo appena questo è uscito di strada, ha potuto evitare l’impatto violento della caduta.

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