Kata: un testimone avrebbe visto chi l'ha presa
Una nuova pista ha dato un'accelerata alle indagini
"Ho visto l'uomo che ha portato via Kata". Queste le parole del testimone che ieri hanno dato un'accelerata alle indagini per ritrovare la piccola scomparsa a Firenze ormai da cinque giorni.
Kata: un testimone avrebbe visto chi l'ha presa
C'è il racconto di un testimone che avrebbe sentito la bambina piangere e avrebbe visto un uomo che la trascinava via sabato pomeriggio. Così ieri c'è stata un'accelerata nelle indagini per la scomparsa della piccola di cinque anni dall’ex hotel Astor di via Maragliano.
Sono così iniziate perquisizioni a tappeto in tutto lo stabile alto cinque piani.
I militari sono entrati negli appartamenti e hanno ispezionato garage e cantine, controllando anche alcune auto parcheggiate in strada.
I vigili del fuoco, anche con l’aiuto di autoscale, sono saliti sui terrazzi dove c’erano appartamenti chiusi o disabitati e hanno passato al setaccio tutti i sotterranei, tombini compresi. Sembrava di essere arrivati alla svolta di un’indagine ma le speranze sono naufragate in serata. Di Kata nessuna traccia.
In mattinata c’era stato un sopralluogo di due ore della pm Von Borries, accompagnata dal comandante del nucleo operativo, il colonnello Angelo Murgia. È stato il primo sopralluogo di un magistrato nella struttura dal giorno della scomparsa della bambina. Sono state controllate le stanze, gli ingressi, i balconi e i cortili.
Nel pomeriggio invece altri interrogatori: anche due bambini sono stati ascoltati. Per primo il fratellino di otto anni di Kata e un’amica della stessa età di Kata che sabato era in cortile a giocare con lei (con il supporto di uno psicologo); poi è stata la volta dello zio a cui la piccola scomparsa era stata affidata.
La madre
Gli inquirenti stanno cercando di verificare punto per punto il racconto fatto dalla madre di Kata lunedì in Procura su quanto accaduto sabato. A partire dagli orari. La donna ha raccontato di essere andata a fare la spesa, di aver lasciato la bambina con lo zio che la controllava dalla finestra e di essere tornata a casa alle 15.30.
Il padre
E' stato scarcerato il padre della bambina sequestrata, Miguel Angel Chicclo Romero, 26 anni, che era detenuto nel carcere di Sollicciano da marzo per reati contro il patrimonio. L’autorità giudiziaria ha sostituito la misura cautelare con l’obbligo di firma.
Entrambi i genitori nei giorni scorsi hanno tentato il suicidio, prima il padre in carcere, e poi la madre ingerendo candeggina.