Il giallo di Grosseto: l'anziana è stata sicuramente uccisa. Si attende l'interrogatorio della figlia
Sono diverse le domande senza risposta in questo momento dopo l'omicidio di Giuseppina De Francesco
Tagli, ecchimosi e tumefazioni di vario tipo. Il corpo di Giuseppina De Francesco, 76 anni, è stato trovato così. Senza vita, accanto ad uno specchio andato in frantumi. Ucciso pure il cane, un Terranova. I carabinieri non hanno dubbi. Si è trattato di una aggressione in piena regola e l'anziana è stata uccisa. Una morte violenta, dunque.
Emergono nuovi particolari dal giallo di Grosseto, nella frazione di Istria D'Ombrone. Qui, ieri, giovedì 8 giugno 2023, presso villa "I Renai" è stata uccisa Giuseppina, per molti Pinuccia. Ferita anche la figlia 50enne, Benedetta, ricoverata all'ospedale di Grosseto sotto choc. Sul corpo anche lei presenta dei tagli, come se si fosse difesa. Resta però da chiarire la dinamica.
Chi ha ucciso Pinuccia? Quale è il ruolo della figlia? Sono state entrambe aggredite? E da chi?
Un rompicapo a cui stanno lavorando gli uomini dell'Arma che ieri sono stati nella villa a fare tutti i rilievi.
A dare l'allarme il marito di Giuseppina
E' stato Alessandro Marzocchi, 81 anni ex notaio molto conosciuto a Grosseto, a chiamare il 112. Diversamente da quanto era trapelato ieri, 8 giugno 2023, è stato lui ad avvertire i carabinieri della mattanza nella villa. "Correte, è successo un fatto grave".
Sarà decisiva la testimonianza della figlia Benedetta
Giuseppina De Francesco non abitava a Istria D'Ombrone. Ormai nella villa ci abitava solo la figlia Benedetta, 50 anni, con un passato burrascoso. Infatti, gli abitanti della frazione grossetana ricordano bene quella notte della vigilia di Natale nel 2012 quando la 50enne si era presentata in chiesa e aveva distrutto tutto. Era in preda ad un raptus. Questo, però, non ha nulla a che vedere con l'indagine.
Sicuramente sarà decisivo l'interrogatorio di Benedetta, che ai soccorritori avrebbe detto di essere stata aggredita. Le sue parole potranno spostare l'ago della bilancia da una parte all'altra.
I Marzocchi erano ritornati da un anno a Grosseto
Marito e moglie da tempo si erano trasferiti a Milano. Da un anno circa però erano rientrati in Maremma e abitavano in una casa poco fuori dal centro cittadino. Per molte ore ieri è stato cercato anche il figlio, Alfonso, che non si trovava in villa al momento dell'aggressione. Anche lui abitava a Istia d'Ombrone, però, non nella villa.
Saranno decisive le prossime ore per le indagini della Procura e dei carabinieri. Con ogni probabilità, a rivelare qualcosa in più ci penseranno anche i risulatati dei rilievi dei Ris.