Rivoluzionaria scoperta di una ricercatrice dell’Università di Firenze
Nanomateriali per attivare il sistema immunitario
Uno studio congiunto di Università di Firenze e Cnr ha permesso di studiare, tramite tecnologie di microscopia crioelettronica, la capacità di un nanomateriale di nuova generazione a base di cellulosa nanocristallina di interagire con le proteine coinvolte nei processi di attivazione delle cellule sentinella del sistema immunitario. La ricerca è pubblicata su Nanoscale Horizons.
Hanno usato fonti rinnovabili e di scarto per preparare un nanomateriale innovativo, il cui componente principale è la cellulosa nanocristallina, idoneo ad essere un vettore capace di trasportare molecole bioattive in grado di attivare il sistema immunitario
L’idea viene da un gruppo di ricercatori italiani ed europei guidati da Barbara Richichi del Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” dell’Università di Firenze e da Fabrizio Chiodo, ricercatore presso l'Istituto di chimica biomolecolare (Cnr-Icb) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pozzuoli (Napoli).
La ricerca, che apre un’ulteriore prospettiva sull’utilizzo di nanomateriali in ambito biomedico, è stata pubblicata su Nanoscale Horizons
Il materiale oggetto dello studio è stato ottenuto secondo un innovativo processo che ha permesso di combinare la cellulosa nanocristallina con piccole nanoparticelle di oro: il risultato è un nanomateriale ibrido che può essere modificato in modo puntuale con molecole bioattive di diversa struttura e composizione.