La XIV edizione dei Dialoghi di Pistoia si chiude con il tutto esaurito e con un monito: "Bisogna agire subito"
L’antropologo indiano Amitav Ghosh ha vinto il Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia 2023
Non c’è più tempo. Bisogna agire subito. Bisogna agire insieme. Questi i messaggi chiave passati come un testimone, di appuntamento in appuntamento, nei 24 incontri della XIV edizione dei Dialoghi, che si è conclusa a Pistoia registrando, come ogni anno, il tutto esaurito.
Il festival ha visto avvicendarsi sui palcoscenici della città molti relatori che hanno dato vita a una sorta di canto corale, rilanciandosi l’uno con l’altro argomenti e suggestioni, fino a creare un mosaico ricco e vivace.
Tante le sollecitazioni a riflettere intorno al tema di questa edizione: “Umani e non umani.
«Il cambiamento climatico e ambientale non è più solo oggetto di dibattito astratto: è davanti a noi lo vediamo, ne subiamo le conseguenze. È necessario correre ai ripari e in fretta». Con queste parole Carlo Petrini ha aperto il festival, ricordando al pubblico l’urgenza di cambiare le proprie abitudini e chiedendo a tutti di sottoscrivere un manifesto di intenti in 6 punti.
Gli ha fatto eco Marco Paolini dal palco di Piazza del Duomo dove ha dichiarato che il tempo di riflettere sta finendo e sta arrivando quello di decidere: «Un festival come i Dialoghi sarà un lusso se non agiamo subito».
Un nuovo modo di vedere le cose
Il cambio di paradigma passa anche dal linguaggio. Ci affacciamo in un tempo nuovo, che richiede parole nuove per essere raccontato. All’era dell’antropocene, dovrà necessariamente seguire quella del koinocene – neologismo coniato dall’antropologo Adriano Favole per descrivere un’epoca caratterizzata dal riconoscimento e dal rispetto dell’interdipendenza di tutte le forme animate e inanimate presenti sul pianeta Terra.
L'intervento di Amitav Ghosh
L’antropologo indiano Amitav Ghosh, vincitore del Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia 2023, ha detto: «Siamo legati mani e piedi alle risorse di questo pianeta: pensare che il genere umano sia indipendente, abbia tagliato i vincoli con l’ambiente è un’illusione. Una delle tante che coltiviamo riguardo al mondo circostante».
Durante questa edizione dei Dialoghi, i temi della sostenibilità hanno assunto anche una declinazione pratica. Si è cercato di contenere l’impatto ambientale, in continuità con gli anni passati: raccolta differenziata nei luoghi degli eventi; materiali cartacei ridotti al minimo incentivando la fruizione dell’App e del sito; locandine, affissioni e tovagliette su carta riciclata. Inoltre da quest’anno, grazie a Publiacqua, tutti i volontari, le persone che lavorano al Festival e i relatori sono stati dotati di borracce e bicchieri riciclabili riempibili presso un erogatore d’acqua potabile situato nel chiostro del Palazzo Comunale. Anche a parziale compensazione delle emissioni generate dal Festival, grazie a Giorgio Tesi Group, da sempre green partner dei Dialoghi, saranno donati alcuni alberi alla città di Pistoia che andranno a qualificare uno dei suoi giardini.
Molto soddisfatti della calorosa e ampia partecipazione di pubblico, gli organizzatori del festival, la Fondazione Caript, il Comune di Pistoia e la direttrice Giulia Cogoli.