La mostra di pittura di Marco Cipolli inaugura un nuovo spazio espositivo a Firenze diretto dalla nota storica e critica d'arte Giovanna M. Carli che ha contribuito negli anni duemila alla nascita di una delle più importanti pinacoteche della nazione, quella del Consiglio regionale della Toscana.
ZAG è il nuovo spazio per l'arte contemporanea a Firenze diretto da Giovanna M. Carli
Primo evento: mostra di pittura di Marco Cipolli ideata e curata da Giovanna M. Carli
Si tratta di una mostra di dieci opere pittoriche e una ceramica, un piatto decorato, realizzata per l'occasione.
"Pulchritudo" rappresenta un'occasione esclusiva per ammirare le straordinarie pitture di Marco Cipolli, curate da Giovanna M. Carli e accompagnate dalla suggestiva musica originale di Giovanni Tancredi Tàfani GTT, giovanissimo artista del panorama musicale.
La critica e storica dell'arte, Giovanna M. Carli, nel presentare l'opera di Cipolli, sottolinea come l'artista scelga di rivelare le sue muse ispiratrici, con le quali intrattiene conversazioni ideali all'interno del suo studio situato nel suggestivo borgo di San Giustino Valdarno, a Loro Ciuffenna, Arezzo.
Attraverso la sua pittura, Cipolli rappresenta le donne contemporanee di varie nazionalità come figure angeliche, emanazioni pure di bellezza interiore. Con maestria pittorica e raffinata scultura, Cipolli sperimenta diverse tecniche e gestualità, facendo scorrere il pennello con leggerezza o vigore.
Nella sua produzione, l'autore può vantare la realizzazione di ammirevoli Pegaso, il cavallo alato simbolo della Regione Toscana, ma anche le varie declinazioni dell'universo femminile che presenta in questa occasione. L'artista ha sviluppato inoltre una ricerca sulle figure di Pinocchio, Arlecchino, attratto dalla natura ultraterrena. E anche nature morte e i suoi immancabili aquiloni, spesso installati sulle facciate delle chiese, sulle torri alte e sulla facciata di edifici storici, con citazioni tratte da Caravaggio, Picasso e Pelizza da Volpedo, autori di cui Marco Cipolli è rinomato per la poetica e per quella personalità multiforme che gli appartiene.
Tra i numerosi premi internazionali che ha ricevuto, figurano quelli del 1982 e del 1983 (L'Ultima Cena, Primo Premio per la Grafica).
Le figure femminili raffigurate nelle opere di Cipolli provengono da luoghi puramente mentali, un altrove onirico che trasporta lo spettatore in una dimensione trasfigurata dove perdersi e ritrovarsi senza sosta.
Opere pittoriche di grande eleganza, capaci di onorare le tecniche artistiche più antiche come l'olio su tavola, così come sperimentare con materiali naturali e resine che conferiscono effetti tridimensionali.
L'evento inaugurale è esclusivamente su invito. Per richiedere l'accredito, si prega di contattare il numero 055 7323713/4 e chiedere di Sabrina Senatori.
Da lunedì 29 maggio 2023 e fino al 30 giugno successivo la mostra sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Biografia dell'artista
Marco Cipolli è nato a Montevarchi nel 1957. Ha iniziato a disegnare e dipingere sin da giovane età, tanto che ha venduto il suo primo quadro quando aveva soltanto otto anni. L'acquirente, ignaro dell'età dell'artista, è rimasto colpito dalla grande forza espressiva contenuta nell'opera che raffigurava un cavallo, tema leitmotiv che caratterizza l'intera produzione di Cipolli insieme all'esplorazione dell'universo femminile.
Cipolli si è formato come artista nelle arti grafiche e ha lavorato presso la Richard Ginori Porcelain Factory come modellista. Nel 1984 ha tenuto la sua prima mostra personale a Firenze presso la Galleria d'Arte Moderna il Cenacolo e ha partecipato alla 9ª Fiera Nazionale d'Arte e Antiquariato.
Ma è stato l'incontro con la famiglia Bellini di Firenze, storici galleristi di artisti di fama internazionale, a segnare una svolta decisiva nella carriera di Marco Cipolli, aprendo nuovi orizzonti: dalla Toscana al mondo dell'arte. È infatti la relazione con Luigi Bellini a segnare profondamente la personalità artistica dell'autore, indirizzando il suo sguardo verso forti riferimenti classicisti. Cipolli utilizza materiali diversi come olio su tela, metallo, legno, gesso, grafica su ceramica, tavola e acciaio inossidabile, realizzando sculture in ferro verniciato e vetroresina.
Biografia della curatrice
Giovanna M. Carli, storica dell’arte, critica e giornalista pubblicista, è nata a Pisa, dove si è laureata cum laude in Lettere moderne con indirizzo storico-artistico.
Vive sulle colline di Firenze, città in cui ha conseguito la specializzazione in Storia dell’arte col massimo dei voti e dove si è diplomata in archivistica, paleografia e diplomatica all’Archivio di Stato.
Allieva di Dora Liscia Bemporad, Mina Gregori, Antonio Pinelli e Antonio Paolucci ha collaborato e collabora con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e col Consiglio regionale della Toscana per progetti artistico-culturali nonché con Enti pubblici e Fondazioni sia in Italia che all'estero.
Ha curato la trilogia di volumi Opere donate al Consiglio regionale della Toscana, e numerose mostre tra cui ricordiamo La camicia dei Mille: opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita / The Red Shirt of the Mille: Works of Art for Garibaldi on the Bicentenary of his Birth, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana.
Ha all’attivo numerosi saggi e monografie d’arte ed oltre cento mostre.
Ha poi contribuito a fondare la prestigiosa pinacoteca del Palazzo Pegaso, a Firenze. Ha collaborato con vari artisti, tra cui ricordiamo Igor Mitoraj, Giuliano Vangi, Antonio Possenti, Nano Campeggi, Jean-Michel Folon in mostre e progetti culturali di respiro internazionale. Ideatrice e co-autrice del primo e unico docufilm sulla Certosa di Firenze.