Strage di Capaci: omaggio di Forza Italia a Campi
“Giovanni Falcone è il simbolo di un’Italia che non si è piegata ai ricatti dei mafiosi”.
“Giovanni Falcone è il simbolo di un’Italia che non si è piegata ai ricatti dei mafiosi”.
Strage di Capaci: omaggio di Forza Italia a Campi
Si è espresso così poco fa Angelo-Victor Caruso, coordinatore di Forza Italia a Campi che insieme ad una delegazione del partito, l’ex candidato sindaco Paolo Gandola e Antonio Tarantino per Impegno Vero si sono recati in via Falcone Borsellino a Campi Bisenzio per commemorare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio ricorrendo oggi 31° anniversario della strage di Capaci dove morirono in un attentato il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta: Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani
“Noi tutti – ha commentato ancora Caruso – non dimenticheremo mai Giovanni Falcone, magistrato ed eroico servitore dello Stato, caduto per difendere la legge, affermare la giustizia e preservare la civile convivenza.
Per questo anche quest’anno abbiamo sentito il dovere di morale di recarci in via Falcone e Borsellino per onorare due eccellenti ed integerrimi servitori dello Stato, nonché persone di elevatissimo profilo morale, culturale, etico e professionale, che della legalità avevano fatto il proprio “credo laico”, e che furono barbaramente assassinati”.
“Le immagini dell'attentato di Capaci resteranno per sempre impresse nei nostri occhi - ha poi aggiunto Gandola - quel tragico attentato cambiò il volto dell’Italia.
La nostra democrazia, davanti a quella ferocia, rispose con lo Stato di diritto: il nostro compito, innanzitutto da esponenti politici quali siamo e poi da cittadini, è riaffermare sempre quella risposta, ogni giorno, anche nel nostro territorio.
Un territorio nel quale vi sono due immobili confiscati alla mafia e che dunque, purtroppo, non può dirsi estraneo a certi fenomeni.
Per questo siamo e rimarremo sempre a fianco di chi combatte questa piaga sociale che inquina il nostro Paese e crediamo opportuno che la politica rimetta davvero al centro la lotta alla mafia, anche e soprattutto in Toscana, dove la criminalità organizzata dilaga”.
"Per la tutela della legalità nel nostro territorio - ha poi concluso Tarantino - ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte, dall’amministrazione alla politica, dalla stampa ai cittadino oltre alle forze dell’ordine e agli organi giudiziari. Per noi la memoria non può mai essere disgiunta dalla ricerca della verità”.