Dramma in cantiere a San Gimignano: i volontari della Misericordia ricordano quei momenti drammatici
Francesco Mannozzi aveva appena 31 anni. E' rimasto schiacciato da una parte del tetto di un casolare dove stava lavorando
E' una comunità in lutto quella di San Gimignano dopo la morte di Francesco Mannozzi, 31 anni. Tanti i messaggi di cordoglio e di vicinanza alla famiglia per il ragazzo rimasto travolto dal crollo di un tetto, mentre era a lavorare. Rimane la tragedia e l'incredulità di chi ha dato i primi soccorsi. Sul posto è intervenuta un'ambulanza della Misericordia di San Gimignano.
Il ricordo drammatico di quei momenti
«Quando dopo una missione, un equipaggio rientra in sede con occhi lucidi e nessuna voglia di parlare, capisci subito che l'esito dell'intervento, nonostante la corsa forsennata e tutte le tecniche rianimatorie attivate, è stato negativo». Hanno scritto così dalla Confraternita, che è intervenuta sul luogo dell'incidente.
Parole piene di dolore quelle dei soccorritori
«Così è successo ieri, con la frustrazione che traspariva dalla voce roca dei soccorritori, di fronte all'ineluttabilità del destino che si è portato via uno dei nostri ragazzi sangimignanesi più in gamba. Tutta la famiglia della Misericordia di San Gimignano si stringe in un forte abbraccio alla famiglia Mannozzi per la prematura scomparsa di Francesco, cui dedichiamo una preghiera ed un dolce ricordo».
Il cordoglio del vicesindaco
«Non ho parole per la scomparsa di Francesco - scrive il vice sindaco, Niccolò Guicciardini - Un dolore incommensurabile e ancora non mi sembra vero. Alla famiglia, agli amici le mie condoglianze. Non è giusto, non è immaginabile che un ragazzo così giovane possa salutarci, in un attimo - ha detto ancora - Una comunità intera in lutto. Quale dolore, quale smarrimento nei cuori dei familiari, degli amici più vicini. Quale dolore per tutta San Gimignano».
Ennesima morte sul lavoro
«Morire sul lavoro, non possiamo accettarlo», hanno dichiarato dal sindacato Cgil Siena. «Gli organi preposti svolgeranno tutti i controlli previsti, ma indipendentemente dalla specificità e dalle responsabilità del caso ancora si continua a morire di lavoro - hanno aggiunto dall’organizzazione sindacale - un incidente mortale proprio alla vigilia della Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’amianto che si celebra oggi.
Tutti dobbiamo sentirci responsabili - spiega Daniela Spiganti della segreteria confederale CGIL Siena - tutti dobbiamo agire affinché queste disgrazie non si verifichino più, serve una responsabilità collettiva. Sono necessari investimenti in formazione partendo anche dalle scuole, per promuovere più sensibilità sul tema, una vera cultura della salute e sicurezza. Occorre investire nei controlli, nella prevenzione, fare assunzioni all'Ispettorato e nei servizi della Medicina del lavoro, sanzionare coloro che non rispettano le leggi e i contratti anche con l’esclusione dalle gare d’appalto e collegare gli incentivi alle imprese ad investimenti su questo fronte».