Muore per setticemia dopo intervento, maxi risarcimento alla famiglia
L'Asl Toscana Centro dovrà pagare ai parenti di una 77enne oltre 800mila euro
E' morta per una setticemia una donna di 77 anni, dopo un intervento al ginocchio. Adesso, a distanza di un anno, l'Asl Toscana Centro dovrà risarcire la famiglia con oltre 800mila mila euro
La storia risale a un anno fa
La 77 è stata sottoposto ad un intervento a un ginocchio all'ospedale San Giuseppe di Empoli. Riuscito. O perlomeno così sembrava in un primo momento. Pochi giorno dopo, però le prime complicazioni.
Infezione nel sangue
L'infezione si sviluppa in un secondo momento. «Choc settico dovuto a un'infezione da stafiloccocco», dirà così l'autposia dopo il decesso della donna. Infatti, l'infenzione aveva raggiunto il sangue in pochissimo tempo. Setticemia diranno in seguito i medici.
Restano i dubbi, come anticipato da alcuni quotidiani, se il batterio sia stato contratto a causa dell'operazione o da altro. Infatti, sembrerebbe che l'infenzione si sia sviluppata in un punto diverso del corpo e non dovuto alla ferita al ginocchio. Resta da capire, quindi, se la 77enne abbia contratto il batterio in ospedale o una volta rientrata a casa.
Il maxi risarcimento
Intanto, l'Asl Toscana Centro dovrà risarcire la famiglia con 880mila euro, concessi dall'ufficio sinistri in una trattativa stragiudiziale.
Quali sono le azioni preventive da adottare per ridurre il rischio di infezioni?
Esistono oggi conoscenze consolidate e comportamenti di provata efficacia che possono ridurre in modo significativo il rischio di contrarre o di diffondere un'infezione.
La prevenzione delle infezioni si può attuare mediante:
• una tempestiva comunicazione al personale sanitario, sul proprio stato di portatore/colonizzato da un germe resistente agli antibiotici (quando noto)
• il corretto lavaggio delle mani
• il rispetto delle norme di comportamento da adottare in ospedale e che sono indicati dal personale sanitario
• il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuali (es. guanti, camice monouso ecc)
• la corretta igiene della persona e della pulizia ambientale
• il corretto uso degli antibiotici (per la profilassi e la terapia) e dei disinfettanti