proseguono i disagi

Incidente ferroviario a Firenze, prime reazioni della politica: il Pd presenta interrogazione in Regione

E Giani insiste sull'Alta Velocità. Niccolai al governo toscano: "E' stato rispettato il contratto di servizio con Trenitalia?"

Incidente ferroviario a Firenze, prime reazioni della politica: il Pd presenta interrogazione in Regione
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Oltre ai disagi degli utenti, scattano anche le prime reazioni politiche, dopo l'incidente ferroviario di questa mattina, giovedì 20 aprile 2023. L'incidente ha causato l'abbattimento dei pali e tralicci che reggono i cavi per l’alimentazione elettrica ai treni.

Massima allerta da parte del presidente Eugenio Giani e dall’assessore ai Trasporti Stefano Baccelli.

«Siamo preoccupati - dicono Giani e Baccelli- per i pendolari, per le lunghe attese a cui sono sottoposti, per i ritardi non precisamente quantizzabili ad ora, per i viaggiatori bloccati nei convogli dove non possano scendere».

Il presidente e l’assessore, oltre ad esprimere la loro massima vicinanza a tutti coloro che si sono messi in viaggio stamani su questo percorso hanno preso immediatamente contatto con Rfi, Tenitalia, ed anche con Autolinee per sollecitare, capire e trovare soluzioni.

«Ho immediatamente chiesto ad At – ha detto Baccelli- di far salire sui bus che collegano Firenze e Prato i passeggeri con biglietto e abbonamenti ferroviari. Ho avuto immediata risposta positiva da parte di Autolinee. E questo è un modo per alleviare un po’ l’enorme disagio. Sono in continuo contatto con Rfi e seguo l’andamento. Purtroppo anche se il guasto in tarda mattinata potrà essere riparato, i disagi, i ritardi sulla linea dureranno per tutta la giornata».

L'Alta velocità è la soluzione

Il presidente Giani ribadisce la necessità a Firenze del passante ferroviario dell’Alta velocità e conferma la necessità di accelerare in questa direzione. «Avrebbe garantito- spiega il presidente- percorsi alternativi non interrompendo i collegamenti nord-sud dei treni ad alta velocità».

Baccelli tranquillizza sul fatto che le merci trasportate non sono pericolose: «Sarebbe stato un danno in più e una preoccupazione ulteriore che avrebbe avuto ulteriori conseguenze. Fortunatamente – conclude- le merci non erano dannose».

Il Pd presenta interrogazione in Regione

«Gli incidenti ferroviari, che per fortuna in questo caso non hanno avuto conseguenze sui viaggiatori, non possono e non devono mettere in discussione due elementi fondamentali: il diritto a un sistema di informazione moderno, tempestivo ed efficace; il dovere, da parte di Trenitalia, di attivare immediatamente servizi sostitutivi tramite bus.

Purtroppo, non è andata così e, purtroppo, visto che non è la prima volta che accade credo che bisognerà capire perché è successo e, soprattutto, come evitare che si ripeta in futuro. Per questi motivi presenterò un’interrogazione alla giunta regionale per chiedere se il contratto di servizio con Trenitalia sia stato rispettato». Lo dice Marco Niccolai, consigliere regionale Pd e presidente della commissione Aree interne, commentando le conseguenze del deragliamento del treno merci a Firenze Castello sulla circolazione ferroviaria.

«Credo sia assurdo – prosegue Niccolai – che le informazioni sull’incidente e sulla cancellazione dei treni debbano essere fornite ai viaggiatori solo presso le stazioni. Ci sono sistemi moderni, dai canali social e di messaggistica, che avrebbero potuto evitare inutili assembramenti ed attese sui binari.

Personalmente ho conosciuto questa problematica grazie ad un post su Facebook di un pendolare, altrimenti sarei stato tra le migliaia di persone che l'hanno scoperto andando in stazione. Magari, informando già l’utenza sui servizi sostitutivi attivati e che, per esperienza personale, fino alle ore 9, cioè a distanza di molte ore dall’incidente, non erano ancora stati attivati».

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