Non è la prima volta

Dopo le scritte antisemite a Firenze, dura la condanna dell'associazione "Amici di Israele"

La lotta all’antisemitismo è una questione di civiltà che riguarda tutti

Dopo le scritte antisemite a Firenze, dura la condanna dell'associazione "Amici di Israele"
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«La lotta all’antisemitismo è una questione di civiltà che riguarda tutti». Così il presidente dell'associazione fiorentina "Amici di Israele", Kishore Bombaci, dopo le scritte antisemite apparse in via Scialoja.

«L’Associazione Fiorentina Amici di Israele, aderente all’Unione delle Associazioni Italia-Israele, condanna fermamente l’episodio di antisemitismo avvenuto pochi giorni fa a Firenze, dove, all’entrata di un portone in via Scialoja è stata rinvenuta la vergognosa scritta “SS” con riferimento ovviamente alle squadre naziste. Purtroppo non è la prima volta che la zona è stata teatro di simili episodi a dimostrazione del fatto che purtroppo l’antisemitismo è un veleno ancora presente nelle nostre società».

Non è la prima volta che accade

«Infatti, che lo scorso luglio sempre nella stessa zona furono imbrattate tre pietre di inciampo e a terra comparvero la sigla FOG. E ancora, qualche anno fa qualcuno raffigurò una svastica davanti alla casa di una famiglia di religione ebraica con evidenti intenti antisemiti e intimidatori. Siamo di fronte a gesti inaccettabili che vanno condannati e fermati senza se e senza ma.

La lotta all’antisemitismo è una questione di civiltà che riguarda tutti e per questo è fondamentale che la città – dalle istituzioni ai cittadini – facciano sentire la propria voce. Nel testimoniare la nostra solidarietà alla comunità ebraica, auspichiamo che i responsabili siano individuati e puniti severamente».

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