Giornate Fai a Campi Bisenzio: sarà aperta la cappella dove riposa Matteucci
Alla scoperta di Villa Montalvo
Il Comune di Campi Bisenzio partecipa per la prima volta alle Giornate di Primavera del FAI che dal 1993 accompagnano gli Italiani alla riscoperta della bellezza che ci circonda e che spesso non si vede.
Giornate Fai a Campi Bisenzio: sarà aperta la cappella dove riposa Matteucci
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 dalle ore 10 alle ore 17 con accesso libero a gruppi accompagnati, la delegazione FAI di Firenze guidata da Carlo Francini apre le porte della Villa Fattoria Montalvo con i suoi giardini, la cappella e le stanze affrescate grazie all’impegno di Brunella Settesoldi ed Enrico Sartoni - soci attivi della delegazione - e di tanti volontari che si sono uniti per mostrare e raccontare una villa che ha sette secoli di storia.
Acquistata dal Comune di Campi Bisenzio nel 1984, fu completamente ristrutturata nel 1998 riportando a nuova vita il complesso che fu la dimora di campagna della ricca e potente famiglia Ramirez di Montalvo, originaria della Spagna e giunta a Firenze al seguito di Eleonora di Toledo, la moglie del granduca Cosimo I de Medici.
Una storia, quella della Villa, che si intreccia non solo con quella di Campi e dei campigiani, ma ha anche un respiro internazionale, qui infatti è sepolto l’inventore del motore a scoppio Felice Matteucci. Un luogo, quello posto alla confluenza tra il fiume Bisenzio e il torrente Marina, che conserva anche bellezze naturalistiche come un platano di oltre duecento anni, il parco pubblico, e la preziosa ragnaia realizzata dalla famiglia Montalvo per lo svago e le battute di caccia.
Una visita in cui si potrà immaginare l’ozio familiare delle villeggiature estive di una famiglia nobiliare assieme alla produzione agricola e vitivinicola della tenuta con le sue unità poderali, i contadini e la campagna.
Sono organizzate due visite speciali alle 9.30 di sabato e domenica destinate a 20 persone, solo iscritti FAI, e su prenotazione, a cura del dottor Enrico Sartoni. La visita sarà più completa dal punto di vista della narrazione e con l’apertura di una stanza del primo piano con affreschi settecenteschi, esclusa dal normale percorso di visita.
La storia della Villa
La Villa si trova a Campi Bisenzio alla confluenza tra il fiume Bisenzio e il torrente Marina (da cui l'altro nome con cui è conosciuta "alla Marina").
Qui la fertile pianura fiorentina, a partire dalla metà del Quattrocento, attirò le attenzioni e i denari delle influenti famiglie cittadine favorendo la riconversione di antichi palagi medievali in grandi ville/fattoria per garantire la produzione agricola e la possibilità di trascorrere estati fuori città.
La villa/fattoria Montalvo, proprietà di numerose famiglie, fu acquisita nel 1534 da un ramo secondario della famiglia Medici, quello di Averardo per entrare nel 1570 all'interno del patrimonio della famiglia Ramirez de Montalvo da cui prende il nome grazie ad Antonio, nobile spagnolo di molta fortuna, gentiluomo di Cosimo de' Medici e coppiere della moglie. Antonio riadattò la casa creò i giardini e i portici ancora oggi visibili pur inseriti nella ristrutturazione settecentesca.
Nel secondo Novecento la villa, oggi di proprietà comunale, arrivò a gestire 80 ettari di terreni.
La villa è costituita da due corpi di fabbrica ortogonali disposti a "L".
Il corpo principale è quello esposto a Sud che ingloba le più antiche strutture medievali con una facciata tardo cinquecentesca e il giardino antistante cinto da alte mura sulle quali si aprono i cancelli di ingresso e la grande limonaia.
La porta centrale sulla facciata determina, ancor oggi, l'assialità del complesso e dei giardini. Fa parte del prospetto principale una delle due possenti torri che caratterizzano l'edificio. Gli interni, specie al piano terreno, presentano saloni affrescati in cui si alternano decorazioni originali cinquecentesche con rifacimenti della metà del Settecento. Sul cortile interno, a Nord, un loggiato della seconda metà del Cinquecento si apre su un giardino dove si trova un pozzo affiancato da una colonna con leone seduto che fiancheggia la grande fattoria (oggi biblioteca).
Attraverso un cancello si accede allo spazio dei campi, oggi parco pubblico, che ancora presenta l'impianto dell'antica ragnaia di caccia lungo l'argine del torrente Marina.
Cosa sarà possibile vedere durante la giornata Fai
Partendo dalla monumentale limonaia, la visita si svolgerà tra i giardini e le sale affrescate del piano terreno incontrando la storia delle famiglie che si sono succedute e particolarmente quella degli ispanico-fiorentini Ramirez de Montalvo.
Attraverso i loggiati e il giardino interno si giungerà alla Cappella gentilizia, oratorio costruito nel Settecento dove sarà possibile vedere la tomba di Felice Matteucci, l'inventore del motore a scoppio (1854) che fu proprietario e visse nella villa insieme alla moglie Giulia, l'ultima della famiglia Ramirez de Montalvo.
In luoghi solitamente non accessibili al pubblico sarà possibile immergersi nelle atmosfere di un’antica villa di campagna fiorentina.