Giù la finestra dell'aula scolastica, ferito un alunno
E' successo qualche settimana fa. Adesso l'intervento dell'assessorato per modificare i meccanismi di apertura
Doveva essere un venerdì qualsiasi quello dello scorso 17 febbraio quando una finestra della scuola Arrighetto da Settimello a Calenzano, provincia di Firenze, è caduta letteralmente addosso a uno degli alunni. Fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze. Poteva andare peggio.
L'incidente è stato causato dalla rottura di un dente di ritegno della staffa superiore. Poi, il peso della finestra ha gravato sulla cerniera, provocandone il distacco.
A rispondere sull'accaduto è il vicesindaco Alberto Giusti
“Ci teniamo innanzitutto – ha detto Giusti - a far arrivare a tutta la comunità e al Consiglio di Istituto il nostro rammarico e dispiacere per quanto accaduto e per il rischio corso dagli alunni e dal personale scolastico. Siamo concordi nel ritenere che la scuola dovrebbe essere uno spazio sicuro e idoneo a svolgere l’attività didattica, per accogliere le nuove generazioni e il personale scolastico senza rischi per la loro salute e incolumità”.
L’assessore ha spiegato quali sono state le cause del cedimento della finestra e le soluzioni che verranno messe in atto. In particolare i tecnici comunali hanno svolto un sopralluogo con il manutentore degli infissi della scuola, che ha individuato la causa della caduta della finestra nella rottura di un dente di ritegno della staffa superiore; conseguentemente il peso della finestra ha gravato sulla cerniera, provocandone il distacco.
Risale a 12 anni fa l'installazione
La cerniera in questione, inoltre, è risultata avere una sola vite di fissaggio anziché due, probabilmente per un errore nel montaggio nel corso dell'installazione, effettuata circa 12 anni fa. I controlli precedenti, avvenuti su tutti gli infissi nei primi giorni di febbraio a seguito di richiesta della scuola (la precedente segnalazione da parte della scuola, cui erano seguiti controlli, risale a circa un anno addietro) non avevano evidenziato problematiche su quella specifica finestra e in generale i controlli ordinari non potevano rilevare la mancanza della vite, nascosta dal cardine e riscontrabile solamente con lo smontaggio dell’intero infisso.
Nessuna problematica sugli altri infissi
Per altre finestre, alcune erano state segnalate con cartelli già affissi dalla scuola nei mesi precedenti o fatti affiggere successivamente dai tecnici comunali e in alcuni casi erano state smontate le maniglie difettose per impedire l’apertura. I tecnici comunali e i tecnici manutentori degli infissi, ha spiegato ancora Giusti, sono concordi nell'individuare, come cause più probabili per la rottura del pezzo, le sollecitazioni date dall'apertura a vasistas verticale, che avvengono in due situazioni specifiche: all'atto dell'apertura delle finestre, nel caso frequente in cui la maniglia non venga girata correttamente e possa invece essere "tirata" per facilitare l'apertura, anche a causa della statura degli alunni; nei frequenti casi di riflusso e riscontro d'aria, in un edificio grande come la scuola, in cui le finestre aperte a vasistas si chiudono da sole in maniera violenta e si riaprono in maniera altrettanto forte, provocando un indebolimento delle staffe, dei loro fermi di sicurezza e delle cerniere.
La soluzione sarà la modifica dei meccanismi di apertura delle finestre
“Per individuare una soluzione definitiva – ha spiegato Giusti - procederemo a modificare i meccanismi di apertura delle finestre, con un intervento su un'aula ‘pilota’ e poi concorderemo con la dirigenza come estendere l’operazione in tutto l’edificio. In particolare, si prevede l'eliminazione dell'apertura a vasistas verticale per consentire soltanto l'apertura ad anta, tramite montaggio e smontaggio completo dell’infisso”.
Prosegue l’assessore: “L'impegno sia economico che operativo di questa Amministrazione nella manutenzione ordinaria e straordinaria delle nostre scuole è sempre stato molto forte, con un programma di investimenti atti a ristrutturare e rinnovare il patrimonio di edilizia scolastica di Calenzano e uno sforzo continuo da parte del personale del Comune e degli assessorati competenti nel rispondere alle esigenze dell'Istituto Comprensivo e nel risolvere i piccoli e grandi problemi che possono avvenire nelle tante strutture che accolgono quotidianamente i nostri ragazzi e ragazze. Quanto accaduto deve rimanere un episodio isolato, che non deve ripetersi né nel plesso di via Mascagni né altrove. Ci impegneremo come e più di prima per far sì che la scuola, a Calenzano, sia sempre un luogo in cui ciascuno possa sentirsi sicuro e pienamente libero di crescere, insegnare e costruire la nostra comunità di domani”.