Lavoro, verifica sul Patto per l'area metropolitana fiorentina
Nardella: l'offerta c'è ma non si riescono a trovare molti professionali. Bassilichi: stanno sparendo figure intermedie.
Lavoro, verifica sul Patto per l'area metropolitana fiorentina
"C'è offerta di lavoro ma non si riescono a trovare molti profili professionali, e quindi i dati della disoccupazione rimangono sostenuti quando invece potrebbero essere fortemente ridotti".
Il Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella ha fatto il punto al tavolo del Patto per il lavoro e lo sviluppo dell'area metropolitana convocato oggi a Palazzo Medici Riccardi con il Presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi.
Per Nardella "le motivazioni possono essere diverse, come salari a volte troppo bassi, non adeguati, ma anche le competenze, e dunque un sistema di formazione professionale non ancora sufficientemente adeguato a dare risposte al mondo delle imprese, che stanno mutando rapidamente il loro fabbisogno di risorse umane".
"Non si stanno trovando le figure di basso profilo - osserva Bassilichi - e dall'altra parte non si stanno trovando figure di alto profilo: stanno sparendo quelle intermedie, e questo deve far pensare che esisterà un nuovo lavoro che sarà polarizzato da una parte e dall'altra, quindi aumenteranno le quantità per quei due poli, e non siamo pronti per quelle quantità. Nel tempo, con l'intelligenza artificiale, scomparirà il sogno di lavorare in banca", tuttavia "il sogno di saper fare l'imbianchino, no".
A margine del tavolo, incontrando i cronisti, Nardella si è soffermato sul Pnrr e sulla bozza di decreto del Governo contro i ritardi: "Con tutto il rispetto il governo non può limitarsi a dire che se entro 15 giorni i Comuni non chiudono i progetti del Pnrr li commissariamo: mi sembra un pretesto per commissariare politicamente i sindaci italiani. Il governo dovrebbe darci una mano a capire come possiamo avvicinare di più la domanda e l'offerta" di lavoro, tema sul quale "oggi studieremo delle proposte da avanzare ai ministri competenti".
D'altra parte "non abbiamo aziende abbastanza robuste e forti da poter competere in gare da decine di milioni di euro, molto complesse e molto impegnative: quindi c'è il tema della massa critica. Abbiamo bisogno che le aziende si organizzino e magari si mettano insieme per competere. Dall'altro lato c'è un tema di disponibilità di manodopera nel settore edilizio, che talvolta è scarsa anche da un punto di vista di professionalità, perché nella carpenteria come nell'edilizia c'è bisogno comunque di figure professionali che siano anche di un certo tipo".