San Sebastiano, 34 nuovi volontari della Misericordia di Campi sono diventati effettivi dopo il rito della vestizione
Una Santa Messa partecipata e sentita presso la chiesa di San Cresci.
San Sebastiano, 34 nuovi volontari della Misericordia di Campi sono diventati effettivi dopo il rito della vestizione
Una Santa Messa partecipata e sentita. È quella avvenuta oggi pomeriggio presso la chiesa di San Cresci a Campi Bisenzio, in occasione della festa di San Sebastiano, patrono della Misericordia e del corpo della Polizia Municipale.
Durante l’emozionante cerimonia, officiata da monsignor Franco Agostinelli, Correttore nazionale delle Misericordie d’Italia, 34 nuovi volontari sono diventati effettivi dopo il rito della vestizione, entrando a pieno titolo nella grande famiglia dell’associazione campigiana.
“Sono contento di essere qui con voi - ha detto monsignor Agostinelli durante l’omelia - e condividere questo momento particolare con la consegna della veste, la buffa nera, ad un numero considerevole di nuovi fratelli e sorelle della Misericordia di Campi Bisenzio.
La veste - ha proseguito - non rappresenta solo il segno della nostra storia ma ci ricorda come la fede, senza le opere, sia morta e ci spinge a lottare e a vivere. La veste è dunque da considerarsi un abito in modo esistenziale, perché sia memoria, ricordo ed identità.
L’augurio che mi sento di rivolgere è che questa veste non rimanga un ricordo lontano di un giorno bello, ma qualcosa che possa accompagnare sempre tutti i nuovi volontari perché il Signore sappia usufruire del loro impegno. Nella Misericoria, infatti, dobbiamo fare tante cose e farle bene, la gente che ci chiede aiuto deve poter trovare persone che abbiano competenze umane e tecniche, che sappiano essere prossime, sincere, capaci di diffondere un sorriso, una parola giusta, garantendo una presenza. Dimostrandosi, come ci ricordano le parole di don Milani, servo di Dio e di nessun altro”.
Profondamente grato anche il provveditore Cristiano Biancalani
“Oggi pomeriggio - ha commentato - la chiesa di San Cresci è stata densa di buffe nere e divise giallociano. Ci meritavamo questo momento intenso dopo la pandemia e l’emergenza sanitaria e per questo desiderio ringraziare tutti per la presenza e la vicinanza.
Si tratta di momenti di vera fraternità e condivisione, per avvertire l’importanza di far parte di un movimento dedito al soccorso.
Oggi - ha aggiunto - dopo il periodo dell’aspirantato 34 fratelli e sorelle hanno sancito il loro passaggio negli effettivi con il rito solenne della vestizione. Un impegno personale che accogliamo con grande gioia, in questo tempo nel quale la parola crisi risuona in modo così forte. Ogni crisi può e deve essere combattuta dentro ognuno di noi, con la scelta di amare e sostenere il prossimo, per amore di Gesù.
Le sfide e le difficoltà sono tante, sempre di più sono i volti dei bisognosi e tutti noi della Misericordia non possiamo rimanere indifferenti, dobbiamo rimboccarci le maniche e agire in cristiano silenzio”.
La Santa Messa ha visto la presenza del correttore don Ivo, del pievano Don Marco, del parroco di San Cresci don Michele e di don Massimo.