Firenze

Ieri il 45° anniversario della scomparsa dell’Appuntato di Pubblica Sicurezza Fausto Dionisi, vittima del terrorismo 

L’Appuntato perse la vita a soli 24 anni, lasciando la moglie e una figlia piccola, durante una sparatoria avvenuta il 20 gennaio 1978 a Firenze in Via della Casine.

Ieri il 45° anniversario della scomparsa dell’Appuntato di Pubblica Sicurezza Fausto Dionisi, vittima del terrorismo 
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Ieri il 45° anniversario della scomparsa dell’Appuntato di Pubblica Sicurezza Fausto Dionisi, vittima del terrorismo

Ieri venerdì 20 gennaio, è ricorso il 45° anniversario della morte dell’Appuntato delle Guardie di Pubblica Sicurezza (oggi Polizia di Stato) Fausto Dionisi, medaglia d’oro al Valore Civile, Vittima del Terrorismo. 

Originario del viterbese ed in servizio presso la Questura del capoluogo toscano, l’Appuntato perse la vita a soli 24 anni, lasciando la moglie e una figlia piccola, durante una sparatoria avvenuta il 20 gennaio 1978 a Firenze in Via della Casine, contestualmente alla nota tentata evasione di alcuni detenuti del carcere della Murate, organizzata secondo le indagini del tempo da un’organizzazione eversiva. 

Così si legge nella motivazione di riconoscimento nel 1979 della Medaglia d’Oro al Valor Civile all’Appuntato di P.S. Fausto Dionisi: 

“Portatosi unitamente ad altri militari nei pressi di un carcere ove era stato segnalato un autofurgone rubato, notati alcuni individui in atteggiamento sospetto, li affrontava decisamente, al fine di identificarli. Colpito a morte dal proditorio ed improvviso fuoco dei malviventi immolava la vita ai più nobili ideali di giustizia ed alto senso del dovere.” (Fonte: www.quirinale.it) 

Nell’anno 2010 è stata riconosciuta all’Appuntato anche la Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo: 

“Per gli alti valori morali espressi nell'attività prestata presso l'Amministrazione di appartenenza e per i quali, a Firenze, il 20 gennaio 1978, venne ucciso, a seguito di un'azione terroristica operata dal gruppo eversivo "Prima Linea"(Fonte: www.quirinale.it) 

La città di Firenze ed in particolare le mura della Questura di Via Zara non possono non ricordare l’Appuntato di Pubblica Sicurezza Fausto Dionisi e gli ideali da lui portati avanti a costo del più caro prezzo da pagare, è per questo che già da alcuni anni una sala riunioni sita nel cuore della struttura è stata dedicata a lui. Inoltre, a duecento metri circa dal luogo del triste evento, in Lungarno della Zecca Vecchia n. 20, a pochi passi dal fiume, è stata ubicata una Caserma, sede dei neo-agenti della Polizia di Stato e del Commissariato San Giovanni, che porta il suo nome simbolo per le nuove generazioni di altissimo senso del dovere. 

Ieri mattina, alle 11.00, il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma, in rappresentanza del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, alla presenza del Prefetto di Firenze Francesca Ferrandino, della rappresentanza del Sindaco, del Cappellano Provinciale della Polizia di Stato Monsignor Luigi Innocenti, del Presidente della locale Sezione ANPS Sergio Tinti e della Signora Mariella Magi - Dionisi, ha deposto nel luogo dell’agguato una corona di alloro, in ricordo dell’Appuntato. 

Subito dopo è stata celebrata una messa in suffragio dell’Appuntato dal Cappellano della Polizia di Stato di Firenze, Monsignor Luigi Innocenti, presso la chiesa di San Giuseppe alla presenza del Dirigenti, Funzionari e del personale della Polizia di Stato della provincia di Firenze. 

Successivamente il Questore di Firenze ha deposto dei fiori anche sulla tomba dell’Appuntato alla presenza del Dirigente del Commissariato di Rifredi-Peretola, e della Signora Magi - Dionisi, con la benedizione di Monsignor Innocenti.

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