Ex Gkn: ultimi due giorni di consultazione popolare sul futuro della fabbrica
Aperta fino a domani 11 dicembre, la consultazione popolare indetta dal Collettivo di Fabbrica dei lavoratori Ex Gkn sul futuro dello stabilimento.
Ex Gkn: ultimi due giorni di consultazione popolare sul futuro della fabbrica
Ci sarà tempo fino a domani, domenica 11 dicembre, per partecipare a quella che il Collettivo di Fabbrica dei lavoratori Ex Gkn ha presentato come una "consultazione popolare" sul futuro dello stabilimento e dei lavoratori stessi. L'iniziativa è stata organizzata anche in seguito alle ultime evoluzioni legate a QF Spa, la società creata dall'imprenditore e (ex) advisor proprio di Gkn Driveline Francesco Borgomeo che, oltre a rilevare lo stabilimento, avrebbe dovuto presentare un piano industriale e di riconversione della produzione per rilanciare la fabbrica: piano che viene ritenuto insufficiente non solo dal Collettivo dei lavoratori, ma anche dalle istituzioni, in particolare dal Mise. Di conseguenza, la situazione è nuovamente in uno stallo pericoloso, soprattutto per le oltre trecento famiglie che da quasi un anno e mezzo attendono una risoluzione della vicenda, con gli operai che nel frattempo non ricevono lo stipendio da due mesi, dopo che Borgomeo ha deciso di non anticipare più la cassa integrazione.
L'unico modo per uscire da questa stagnazione sembra quindi essere "l'intervento pubblico", tema che è alla base del quesito posto dal Collettivo di Fabbrica nella consultazione popolare in corso. Come si legge nella lettera aperta rilasciata sui social, il Collettivo chiede "l’intervento pubblico con pubblica finalità e controllo pubblico, a partire dalla messa a disposizione dello stabilimento al lavoro progettuale collettivo", sottolineando che "l’accordo quadro del 19 gennaio ha formato un comitato di proposta e di verifica che può e deve diventare la sede attraverso cui lo stabilimento viene messo a disposizione delle proposte derivanti da soggetti pubblici, privati e dallo stesso associazionismo operaio". Chi vorrà partecipare alla consultazione dovrà quindi esprimersi su questo e votare in senso favorevole o meno all'intervento pubblico.
Un'iniziativa che lo stesso Collettivo definisce dal "valore simbolico", ma non per questo irrilevante, soprattutto se partecipazione ed esito saranno quelli sperati, poiché rappresenterebbe un ulteriore elemento in favore di lavoratori e lavoratrici e confermerebbe il legame che li tiene uniti al territorio e a una gran parte della popolazione fiorentina, che nel corso di questi diciassette mesi ha sempre risposto presente quando si è trattato di esprimere loro solidarietà.
Al momento le stime appaiono positive, anche il risultato non sarà comunicato verosimilmente prima della giornata di martedì. Sono infatti moltissimi (oltre un centinaio) i punti seggio che hanno invaso Firenze e provincia, mentre fino a domani saranno ancora attivi almeno settanta seggi tra piazze, circoli, chiese, biblioteche, associazioni e molte altre realtà. Per conoscere il punto seggio più vicino, basta andare sul sito www.insorgiamo.org, dove sono segnalati i suddetti punti seggio e le modalità di votazione.