L'antico Spedale di Sant'Antonio ora è di proprietà del Comune
Il progetto presentato dal Comune di Lastra a Signa prevede il recupero strutturale e funzionale ma anche la valorizzazione dell'immobile.
L'antico Spedale di Sant'Antonio ora è di proprietà del Comune
Da oggi l’Antico Spedale di Sant’Antonio è di proprietà del Comune di Lastra a Signa. Ieri pomeriggio è stato firmato l’atto di attribuzione e trasferimento a titolo gratuito al Comune di Lastra a Signa dell’immobile da parte del Demanio Pubblico dello Stato.
Nei giorni scorsi è stato firmato anche l’accordo di valorizzazione tra il segretariato regionale del Ministero della Cultura, l’agenzia del Demanio –Direzione Toscana e Umbria, il Comune di Lastra a Signa e la Soprintendenza per i Beni e Attività Culturali.
Con il passaggio di oggi si completa quindi il procedimento di Federalismo culturale per un bene che è uno degli edifici più importanti, dal punto di vista storico e architettonico, presenti non solo del Comune di Lastra a Signa ma anche in tutto il territorio della Città Metropolitana di Firenze.
L'edificio risale al 1400
L’Antico Spedale di Sant’Antonio è un edificio risalente al 1.400 che deve la sua realizzazione ai Consoli dell’Arte della Seta di Firenze con funzione di accoglienza di pellegrini e viandanti che percorrevano la via Pisana. Lastra a Signa all'epoca faceva parte di un sistema di fortificazioni necessarie per la Repubblica Fiorentina ed era il porto fluviale di Firenze essendo l’Arno navigabile fino in quel punto. La città era sede di un notevole commercio di transito e di un fiorente mercato e si poneva quindi come punto di passaggio obbligato per la circolazione di merci e persone.
Il complesso si presentava con un loggiato a sette arcate su cui si affacciavano i portali di ingresso che danno accesso ai saloni del piano terreno. Questo loggiato ricorda quello fiorentino dell’Istituto degli Innocenti e per questo motivo si ipotizza che alla sua realizzazione abbia contribuito Filippo Brunelleschi. Negli anni la struttura è stata sede per il ricovero dei pellegrini, orfanotrofio, chiesa e teatro.
Il progetto di recupero
Il progetto presentato dal Comune di Lastra a Signa prevede non soltanto il recupero strutturale e funzionale ma anche la valorizzazione culturale dell’Antico Spedale, per restituire alla collettività un bene fino ad oggi parzialmente fruibile.
Il programma di valorizzazione presentato dal Comune e approvato dal Ministero della cultura e dall’Agenzia del Demanio ha come obiettivo il recupero totale del complesso per la fruizione di tutti i locali e con destinazioni d’uso congrue con le esigenze della comunità, limitando gli interventi invasivi in modo da conservare gli elementi architettonici e le strutture originali.
L'obiettivo
Obiettivo è l’utilizzo dell’immobile come struttura polifunzionale da destinare principalmente ad attività di studio e alta formazione, propedeutiche alla valorizzazione dell’economia dell’area metropolitana fiorentina e a finalità a esse collegate: co-working, convegni, esposizioni, divulgazione culturale e di innovazione come piccole fiere ed eventi. Altro obiettivo del Comune è l’utilizzo del complesso anche come spazio museale per gli “Uffizi Diffusi”, progetto di espansione della sede museale fiorentina sul territorio in fase di programmazione. Ciò consentirà di ospitare all’interno dell’ex Spedale di Sant’Antonio opere d’arte provenienti direttamente dal museo fiorentino, inserendo così la struttura all’interno di un progetto museale condiviso e diffuso sul territorio.
Il finanziamento
Il progetto è diviso in più lotti per un totale di oltre 4 milioni di euro. Il Comune di Lastra a Signa ha ottenuto un finanziamento tramite la Città Metropolitana di Firenze di 3.881.000 euro dall’Unione Europea attraverso risorse del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza (Next Generation Eu- missione 5 componente 2 investimento/subinvestimento 2.2 “Piani urbani integrati”) per il recupero. “E’ un momento storico per il nostro Comune - ha spiegato il sindaco Angela Bagni- finalmente questo atto ci consente di proseguire quel percorso di valorizzazione e rigenerazione che abbiamo pensato per questo importante edificio. In questo momento è infatti in corso la gara per il progetto di fattibilità tecnico-economica/definitivo di tutto l’intervento. Ricordiamo la valenza e le potenzialità che questo complesso ha per tutto il nostro territorio a livello economico, turistico e culturale”.
Immagine dell'Antico Spedale di Sant'Antonio