emergenza bollette

Guerra in Ucraina e crisi energetica, comportamenti vessatori nei confronti di imprenditori già in difficoltà

L’onda di proteste contro gli aumenti vertiginosi del gas e dell’energia elettrica non si ferma, anzi, monta sempre di più.

Guerra in Ucraina e crisi energetica, comportamenti vessatori nei confronti di imprenditori già in difficoltà
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Guerra in Ucraina e crisi energetica, comportamenti vessatori nei confronti di imprenditori già in difficoltà

L’onda di proteste contro gli aumenti vertiginosi del gas e dell’energia elettrica non si ferma, anzi, monta sempre di più.

L’associazione TNI Italia (Tutela Nazionale Imprese), è nata durante il primo lockdown a marzo 2020 da un gruppo di ristoratori toscani per chiedere tutele per le perdite che la pandemia avrebbe procurato, oggi rappresenta circa 40 mila imprese dell'industria alberghiera da nord a Sud dell’Italia.

Al grido di “Basta speculare sulle famiglie, basta speculare sulle piccole imprese”, gli associati TNI Italia si sono dati appuntamento a Roma il 13 settembre davanti al palazzo di Eni per manifestare la loro rabbia e il loro scontento.

La protesta di TNI Italia contro rincari e furbizie

Nel frattempo però si stanno dando da fare in modo concreto.

“Di fronte a bollette energetiche improponibili e insostenibili  - afferma il direttore nazionale di TNI Italia, Simone Giannerini - che porteranno tante attività a chiudere, l’associazione sta raccogliendo le bollette di famiglie e imprese per presentare un esposto alla magistratura in cui, oltre ai rincari da capogiro, si denunciano i comportamenti vessatori che i gestori mettono in atto”.

Ad assistere l'associazione sindacale è l'avvocato Barbara Gualtieri che ci spiega meglio quanto sta accadendo

"Le grandi società dell'energia stanno ottenendo dei profitti. Non si può giustificare la sproporzione di questi aumenti da decine di migliaia di euro liquidando gli esercenti in difficoltà con 'la guerra in Ucraina'. Noi riteniamo - commenta l'avvocato, che il governo non abbia concretamente predisposto misure adeguate ed efficaci per gestire la situazione e i costi, ma soprattutto per contenere, moderare e disciplinare le diminuzioni di potenza e i distacchi che vengono, anche in questo momento emergenziale, minacciati e posti in essere con le modalità di sempre nei confronti degli esercenti. Oltre a ricevere bollette stratosferiche, se non ce la fanno a pagare, le imprese si vedono nell'impossibilità di lavorare anche quando il reclamo è pendente. Questo perché la tempistica concessa alle aziende fornitrici per poter abbassare la potenza o procedere al distacco è assai più rapida della risoluzione di un reclamo. Per questo - prosegue il legale - presenteremo esposto alle Procure, ma anche all'Antitrust e ad Arera, affinché si approfondisca e si verifichi l’adeguatezza delle misure esistenti, che appaiono insufficienti”.

Modifiche contrattuali dei gestori con la ‘scusa’ della crisi energetica

“In pratica, quello che starebbe accadendo - continua l'avvocato Gualtieri - è che, nel caos generato dalla attuale situazione di crisi politico-economica alcuni  gestori di energia mettono in atto, anche in questa fase emergenziale, comportamenti vessatori nei confronti di imprenditori già in difficoltà di fronte alle bollette stratosferiche”.

È sempre il legale al fianco di TNI Italia a riferirci alcuni casi concreti che già sta seguendo in cui si delineano chiaramente le furbizie messe in atto nei confronti delle imprese.

"Uno dei più eclatanti è quello che ha coinvolto due aziende toscane, tra cui una lavanderia che serve numerosi alberghi e agriturismi e una falegnameria

Il gestore ha emesso fatture di importo fino a 15 mila euro, di gran lunga superiori alla cifra pattuita, e minacciando già a luglio abbassamenti di potenza e distacchi.

Ho chiesto all’ Azienda fornitrice di esibire i contratti Non avendo risposte alle richieste di spiegazione sugli aumenti così eclatanti, è scattata la denuncia. L'impresa di lavaggio ha così scoperto che il gestore stava utilizzando un contratto a tariffa variabile falsificato, in cui era stata sostituita la pagina contenente la tariffa sulla quale era stata apposta la firma presa con un copia incolla dal contratto originale con tariffa fissa  in luogo del contratto originale a prezzo fisso regolarmente sottoscritto.

La Procura di Siena ha già sentito le  offese

Il sentore  è che nella confusione del momento attuale i gestori 'giochino sporco' per arricchirsi ancora di più, arrivando a cambiare le tariffe nei contratti, in barba al divieto, fino ad aprile 2023, di modificare unilateralmente le tariffe dei contratti di energia, senza accordo o senza comunicazioni chiare ed esplicite, come stabilito dal decreto Aiuti bis. In una situazione emergenziale se si aggiungono aspetti ‘truffaldini’ la tutela del consumatore diventa ancora più complessa”.
I ristoratori di TNI Italia tornano a Roma per far sentire la loro voce e a ricevere risposte alla politica e alle autorità competenti. Questa volta il presidio si terrà il martedì 13 settembre, dalle 13, in piazza Mattei, in zona Eur, sotto la sede di Eni, luogo simbolico per far sentire la propria voce.

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