Manuale per districarsi nella giungla del Rosatellum
Tutte le liste dei partiti sono state depositate e la corsa elettorale può iniziare. L'articolo uscito venerdì 26 agosto su Bisenziosette.
di Emanuele Cocollini
Manuale per districarsi nella giungla del Rosatellum
Ai nastri di partenza si presentano la coalizione formata dal centrosinistra (PD, +Europa, SI/EV, IC), quella di centrodestra (FDI, Lega, FI, NM), Il terzo polo (AZ, IV), Il M5S ed altri partiti. Il centrosinistra ed il centrodestra presentano candidati comuni nei collegi uninominali. Il terzo polo, formato da Italia Viva e da Azione, presenta liste uniche e candidati comuni nei collegi uninominali. Il M5S e gli altri partiti corrono da soli sia nel proporzionale che nei collegi uninominali.
La narrazione generalizzata è portata a raccontare sui media le sfide nei collegi uninominali che, seppur interessanti, fanno perdere di vista il quadro generale della competizione. Il sistema maggioritario, così com’è disegnato, è fortemente influenzato dalla dinamica proporzionale, i collegi uninominali alla Camera sono infatti passati dai 14 del 2018 ai 9 attuali con una media di popolazione di 408.002 abitanti per collegio e al Senato vi sono soltanto 4 collegi uninominali con una media di 918.051 abitanti. La grandezza dei collegi non favorisce dunque le sfide fra i candidati, anche fra quelli con un maggiore radicamento territoriale che si troveranno a fare campagna elettorale soltanto in un mese ed in un territorio sterminato. Per questo l’Istituto Cattaneo ha potuto classificare i collegi secondo una graduatoria che ci restituisce un quadro abbastanza fedele della situazione attuale, indipendentemente dai candidati delle coalizioni.
Il Rosatellum prevede una soglia di sbarramento del 3% per le singole liste e del 10% per le coalizioni, candidature multiple nei collegi proporzionali e anche la possibilità di candidarsi contemporaneamente nei collegi uninominali ed in quelli proporzionali. Il parlamentare eletto in più collegi plurinominali è proclamato nel collegio nel quale la lista cui appartiene ha ottenuto la minore cifra elettorale percentuale di collegio plurinominale, determinata dagli uffici elettorali circoscrizionali. Il parlamentare eletto in un collegio uninominale e in uno o più collegi plurinominali si intende eletto nel collegio uninominale.
Collegi Uninominali Camera
Il collegio n. 1 (Grosseto) - Contendibile
Si contenderanno il seggio Enrico Rossi (PD), Stefano Scaramelli (IV), Fabrizio Rossi (FDI) e Luca Giacomelli (M5S). La sfida sarà tutta tra l’ex presidente della Regione Enrico Rossi ed il vicesindaco di Grosseto e coordinatore regionale di FDI Fabrizio Rossi.
Il collegio n. 2 (Massa) – Sicuro centrodestra
Si contenderanno il seggio Elisa Montemagni (Lega), Martina Nardi (PD), Cosimo Ferri (IV) e Elena Baldi (M5S). La partita sembra chiusa in partenza, tutte le proiezioni considerano il seggio attribuito al centrodestra che qui ha candidato il capogruppo in Consiglio regionale della Lega Elisa Montemagni.
Il collegio n. 3 (Lucca) – Buono centrodestra
Si contenderanno il seggio Riccardo Zucconi (FDI), Serena Mammini (PD), Marco Remaschi (AZ) e Marco Cresci (M5S). Il deputato uscente di FDI Riccardo Zucconi parte molto favorito.
Il collegio n. 4 (Pisa) - Contendibile
Si contenderanno il seggio Edoardo Ziello (Lega), Michele Passarelli (IV), Stefano Ceccanti (PD) e Claudio Loconsole (M5S). La sfida sarà principalmente fra i due deputati uscenti Stefano Ceccanti (PD) e Edoardo Ziello (Lega).
Il collegio n. 5 (Livorno) – Buono centrosinistra
Si contenderanno il seggio Andrea Romano (PD), Chiara Tenerini (FI), Alessandro Cosimi (IV) e Stella Sorgente (M5S). Il favorito è il deputato uscente del PD Andrea Romano.
Il collegio n. 6 (Prato) - Contendibile
Si contenderanno il seggio Tommaso Nannicini (PD), Erika Mazzetti (FI), Edoardo Fanucci (IV) e Chiara Bartalini (M5S). La sfida sarà principalmente fra i deputati uscenti Tommaso Nannicini (PD) e Erika Mazzetti (FI). Attenzione a come è disegnato il collegio che comprende anche il Mugello, in passato granaio del centrosinistra.
Il collegio n. 7 (Firenze) – Sicuro centrosinistra
Si contenderanno il seggio Federico Gianassi (PD), Angela Sirello (FDI), Lucia Annibali (IV) e Andrea Quartini (M5S). Questo collegio viene assegnato al centrosinistra che qui ha schierato l’assessore della giunta Nardella Federico Gianassi (PD).
Il collegio n. 8 (Scandicci) – Sicuro centrosinistra
Si contenderanno il seggio Emiliano Fossi (PD), Chiara Mazzei (FDI), Gabriele Toccafondi (IV) e Letizia Magnelli(M5S). L’ex sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi parte con tutti i favori del pronostico e appare imprendibile.
Il collegio n. 9 (Arezzo) – Buono centrodestra
Si contenderanno il seggio Tiziana Nisini (Lega), Vincenzo Ceccarelli (PD), Lucia Cherici (AZ) e Tommaso Pierazzi(M5S). Il collegio vede partire in netto vantaggio il centrodestra che qui ha candidato la senatrice e sottosegretario del governo Draghi Tiziana Nisini. Il centrosinistra ha candidato Vincenzo Ceccarelli, presidente del gruppo del PD in Consiglio regionale e campione di preferenze. La grandezza del collegio però rende molto difficili ribaltamenti.
Collegi proporzionali Camera
Il collegio plurinominale n. 1 aggrega i collegi uninominali n. 2 (Massa), n. 3 (Lucca) e n. 6 (Prato). Il collegio plurinominale n. 2 aggrega i collegi uninominali n. 1 (Grosseto), n. 5 (Livorno) e n. 9 (Arezzo).
Il collegio plurinominale n. 3 aggrega i collegi uninominali n. 4 (Pisa), n. 7 (Firenze) e n. 8 (Scandicci). Le proiezioni più affidabili assegnano 6/7 seggi alla coalizione di centrosinistra. Praticamente certi tutti i capilista del PD nei collegi proporzionali P01, P02 e P03 Simona Bonafè, segretario regionale del partito e l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. Discorso a parte per Anna Ascani, deputata uscente, che è candidata anche nel collegio proporzionale dell’Umbria è lì potrebbe risultare eletta per la minore cifra elettorale percentuale di collegio plurinominale lasciando così certa l’elezione di Marco Furfaro nel P02. Ottime probabilità anche per i candidati al secondo posto Marco Simiani (P02) e Arturo Scotto (P03). Potrebbe farcela anche Caterina Bini, senatrice uscente, candidata al terzo posto del P03. In uno dei tre collegi plurinominali potrebbe essere eletto Nicola Fratoianni, ledear di Sinistra Italiana e capolista in tutti e tre.
Le proiezioni più affidabili assegnano 6 seggi alla coalizione di centrodestra. La combinazione più probabile dovrebbe essere quella che prevede 3 seggi assegnati a FDI, 2 seggi alla Lega e 1 a FI.
FDI ha presentato liste con un complesso e strutturato sistema di multicandidature. Giovanni Donzelli, deputato uscente, multicandidato capolista nei collegi P01 e P03 dovrebbe essere eletto nel collegio di Firenze P03 che molto probabilmente potrebbe risultare il collegio con la minore cifra elettorale percentuale. Stesso discorso per Chiara La Porta, dirigente di FDI, che è candidata capolista nel collegio P02 e seconda nel P01 e nel P03 che dovrebbe risultare eletta nel P02. A questo punto gli incastri potrebbero aprire la strada ad Andrea Amorese, capogruppo di FDI in Consiglio comunale a Massa, terzo nel collegio P01. Più a rischio nel proporzionale l’elezione di Fabrizio Rossi che è candidato anche nel collegio uninominale di Grosseto.
Alla Lega dovrebbero essere assegnati 2 seggi nei due collegi ove ci si aspettano i risultati migliori, ovvero il P01 ed il P02. Praticamente certo l’ingresso in parlamento di Andrea Barabotti, capolista nel P01, dirigente regionale della Lega, probabile anche l’elezione di Tiziana Nisini capolista nel collegio P02 che potrebbe lasciare il posto a Mario Lolini, commissario regionale della Lega e deputato uscente, qualora Nisini venisse eletta nel collegio uninominale di Arezzo dove parte molto favorita. Poche possibilità che per la Lega scatti anche un seggio nel collegio P03 dove è candidato capolista Edoardo Ziello che comunque è candidato anche nell’collegio uninominale di Pisa in una sfida tutt’altro che facile con Ceccanti. Qualora scattasse questo seggio attenzione al complesso sistema di incastri fra Nisini, Ziello e Federico Bussolin, capogruppo in Consiglio comunale a Firenze della Lega, terzo nel collegio P03.
A Forza Italia dovrebbe essere assegnato un seggio che potrebbe essere attribuito a Deborah Bergamini, deputata uscente e sottosegretario del governo Draghi, pluricandidata capolista nei collegi P01 e P02.
Al Terzo Polo dovrebbe essere assegnato un seggio in uno dei collegi proporzionali che potrebbe essere attribuito a Francesco Bonifazi (IV), senatore uscente, pluricandidato capolista nei collegi P01, P02 e P03.
Al M5S dovrebbe essere assegnato un seggio in uno dei collegi plurinominali che potrebbe essere assegnato a Riccardo Ricciardi deputato uscente e vicepresidente del M5S che è pluricandidato capolista nei collegi P01, P02.
Collegi Uninominali Senato
Il collegio n. 1 (Arezzo) - Contendibile
Si contenderanno il seggio Silvio Franceschielli (PD), Davide Vivaldi (AZ), Simona Petrucci (FDI) e Andrea Barbagli (M5S). La sfida sarà principalmente fra il Sindaco di Montalcino Silvio Franceschielli (PD) e l’assessore all’ambiente di Grosseto Simona Petrucci (FDI).
Il collegio n. 2 (Livorno) - Contendibile
Si contenderanno il seggio Andrea Marcucci (PD), Manfredi Potenti (Lega), Massimo Vitrani (AZ) e Valeria Marrocco(M5S). La sfida sarà principalmente fra il senatore uscente e già presidente dei senatori del PD Andra Marcucci e il deputato uscente della Lega Manfredi Potenti.
Il collegio n. 3 (Prato) – Buono centrodestra
Si contenderanno il seggio Patrizio La Pietra (FDI), Barbara Masini (AZ), Anna Graziani (PD) e Manuela Bellandi (M5S). Patrizio La Pietra, senatore uscente di FDI, parte con tutti i favori del pronostico.
Il collegio n. 4 (Firenze) – Sicuro centrosinistra
Si contenderanno il seggio Stefania Saccardi (IV), Ilaria Cucchi (SI), Federica Picchi (FDI) e Claudio Cantella (M5S). Ilaria Cucchi sorella di Stefano e attivista di sinistra parte in netto vantaggio in un collegio che viene attribuito dalle proiezioni sicuro per il centrosinistra. La vicepresidente della regione Stefania Saccardi (IV) potrebbe pero fare un risultato oltre le aspettative anche in chiave futura. Difficile però qualsiasi ipotesi di ribaltamento.
Collegi proporzionali Senato
Per l’attribuzione con metodo proporzionale dei restanti 8 seggi, la regione è costituita in un unico collegio plurinominale(P01).
Alla coalizione di centrosinistra vengono attribuiti dalle proiezioni 3/4 seggi. Praticamente certi dell’elezione Dario Parrini, senatore uscente, candidato capolista per il PD nel proporzionale e Ilenia Zambito, ex assessore a Pisa, seconda nel proporzionale. Possibile anche l’elezione di Silvio Franceschielli candidato terzo nelle file del PD qualora perdesse la sfida nel collegio uninominale di Arezzo. Qualche possibilità anche per Caterina Biti, senatrice uscente, candidata al quarto posto che potrebbe entrare qualora Franceschielli vincesse la sfida nell’uninominale. Un seggio potrebbe essere assegnato alla coalizione con i resti.
Le proiezioni più affidabili assegnano 3 seggi alla coalizione di centrodestra. La combinazione più probabile dovrebbe essere 2 seggi assegnati a Fratelli d’Italia ed 1 alla Lega.
In FDI praticamente sicura l’elezione di Patrizio La Pietra che è capolista nel proporzionale e che però dovrebbe risultare eletto nel collegio uninominale di Prato. Allo stesso modo Daniela Santanchè, seconda in lista, che è multicandidata anche fuori dalla Toscana e potrebbe venire eletta nel collegio uninominale di Cremona. Questi incastri potrebbero premiare Paolo Marcheschi, già consigliere regionale fiorentino di FDI terzo in lista nel proporzionale. Qualche possibilità anche per Susanna Campione, quarta in lista.
Alla Lega dovrebbe essere assegnato un seggio che potrebbe essere attribuito Claudio Borghi, deputato uscente, candidato capolista nel collegio proporzionale.
Tutt’altro che sicura l’elezione di Massimo Mallegni, senatore uscente e coordinatore regionale di FI che è candidato capolista nel proporzionale. Le proiezioni non assegnano però un seggio in Toscana al senato per Forza Italia.
Al Terzo Polo potrebbe essere assegnato un seggio che potrebbe essere attribuito a Matteo Renzi, già presidente del Consiglio e senatore uscente, multicandidato capolista per (IV) nel proporzionale in Toscana ed in altre regioni. Qualora venisse eletto altrove potrebbe risultare eletta Mariastella Gelmini, deputata uscente e ministro del governo Draghi, seconda nella lista proporzionale.
Vi è, infine, il complicato gioco dei resti del Rosatellum, ovvero un effetto perverso che rende difficilissimo prevedere chi verrà eletto in ciascuna circoscrizione. Ci potremmo ritrovare, infatti, in Toscana con dei partiti “eccedentari” (troppi seggi assegnati) e dei partiti “deficitari” (l’opposto).
Insomma, le multicandidature, le liste bloccate e gli effetti perversi di questa pessima legge elettorale lasciano ancora una volta nelle mani dei capi dei partiti la scelta degli eletti rendendo difficile capire per i cittadini chi contribuiscono a fare eleggere. Ma almeno il 25 settembre si vota. E per chi?