Tramvia a Campi: il comitato piazza Aldo Moro ha inviato una lettera alle istituzioni "Cambiate il capolinea"
Il testo della lettera aperta a Regione, Comune di Firenze e Comune di Campi Bisenzio per mettere in luce ancora una volta le problematiche dell’ultimo tratto di Tranvia 4.2 e chiedere una rivalutazione del percorso.
Tramvia a Campi: il comitato piazza Aldo Moro ha inviato una lettera alle istituzioni "Cambiate il capolinea"
Il “Comitato Piazza Aldo Moro” nasce in maniera spontanea a inizio giugno, quando il progetto del percorso tranviario comincia timidamente a circolare online, mostrando fin da subito delle gravi criticità nel tratto finale.
Si tratta di un comitato apartitico che vede nella tranvia un'opportunità di sviluppo strategica e che ritiene sia necessario garantire alle generazioni future un Paese all’avanguardia e sostenibile, preservando la sicurezza dell’area scolastica dal passaggio della tranvia tra due scuole (una materna e una elementare) nell’ultimo tratto del progetto Tramvia 4.2 e il verde urbano del Parco di Piazza Aldo Moro, di un elevato valore sociale.
Sempre più persone stanno condividendo gli obiettivi del Comitato Piazza Aldo Moro, la petizione online ha raggiunto in un paio di settimane le 750 firme. Dopo l’incontro con il Comune di Campi Bisenzio e viste le ultime novità, è stata mandata una lettera aperta a Regione, Comune di Firenze e Comune di Campi Bisenzio per mettere in luce ancora una volta le problematiche dell’ultimo tratto di Tranvia 4.2 e chiedere una rivalutazione del percorso alla luce di queste criticità.
"All’interno del nostro Comitato - hanno commentato gli aderenti - non c'è spazio per propaganda politica o personalismi, siamo campigiani da una vita e desideriamo il bene del nostro Paese in un'ottica di sviluppo sostenibile. Chiediamo una piccola variazione per un grande beneficio collettivo".
Il testo della lettera
"Siamo un comitato di cittadini che ha raccolto più di 750 firme fino a oggi, per la loro petizione sui temi di cui trattiamo qui di seguito. Ci rivolgiamo a voi in q uanto firmatari degli accordi di programma “per l’estensione del sistema tranviario fiorentino nell’area metropolitana” che stipulano gli impegni delle parti coinvolte. L’ultimo accordo è stato approvato con DPGR n. 267 del 14/12/2021, mentre il primo è s tato approvato con DPGR n. 78 del 12 maggio 2014; segue l’accordo di collaborazione di cui alla DGR 268/2016 sottoscritto da tutti gli enti in data giugno 2016; l’atto integrativo di cui alla DGR 1381/ 2018 sottoscritto il 20 dicembre 2018; il successivo 855 /2019. atto integrativo di cui alla DGR 855/2019
Il nostro contributo partecipativo riguarda la Tranvia 4.2 da Le Piagge a Campi Bisenzio. Come cittadini siamo del tutto favorevoli all’arrivo della tranvia a Campi Bisenzio e desideriamo che essa risponda al ma ggiore bacino di utenza possibile, servendo in modo equo tutte i centri di cui è composto il tessuto urbano policentrico del Comune di Campi Bisenzio".
Fermare la tranvia a sud di via Giordano Bruno e attestare lì il capolinea
"La nostra proposta - continua la lettera - è quella di attestare il capolinea immediatamente a sud di Via Giordano Bruno; lasciando quindi invariato il percorso fino a quel punto, ma interrompendolo prima di passare fra la scuola primaria e la scuola materna e prima di occupare, con la linea e il proposto c apolinea, il giardino pubblico di Piazza Aldo Moro.
Il capolinea Giordano Bruno da noi proposto, con cui chiediamo di sostituire quello di Piazza Aldo Moro, si situa sul percorso già previsto, e avrebbe la capacità di attirare utenti come quello proposto d a voi. Noi chiediamo anche che sia attivato un servizio di navette a servizio del capolinea Giordano Bruno, in grado di far confluire su di esso tutta la potenziale utenza costituita da tutti i cittadini del Comune di Campi che non abitano nei pressi del percorso.
Senza le navette la tranvia accrescerebbe l’accessibilità solo per chi abita nei pressi della linea e non per tutti gli abitanti di Campi Bisenzio, come noi chiediamo. Senza le navette si inficerebbe il potenziale di riduzione del traffico su gomma insito nelle tranvie.
Le ragioni per cui chiediamo di interrompere la linea prima di Via Giordano Bruno e di posizionare il capolinea subito a sud di via Giordano Bruno sono due.
La prima è che subito dopo quella strada il percorso tranviario passa a una distanza troppo ridotta fra due scuole: siamo preoccupati per la sicurezza dei bambini, che fino ad oggi potevano passare da una scuola all’altra senza alcun pericolo; e siamo preoccupati per le vibrazioni. Inoltre la zona pedonale verde con alberi fra distrutta.
La seconda è che nella sua parte terminale, la linea entra in un giardino pubblico costeggiato da via Sandro Botticelli per poi finire nei giardini di piazza Aldo Moro con il capolinea a tre binari. Circa una trentina di alberi molti dei quali di 40 anni, verrebbero abbattuti, eliminando un presidio ecologico di grande valore, essendo la casa di molti uccelli, fra cui gazze e merli, e un imprescindibile aiuto contro i cambiamenti climatici. Alberi piantati in sostituzione non potrebbero mai competere con le capacità di cattura di CO2 da parte di questi alberi vecchi di 40 anni e in ottima salute.
Inoltre i giardini di piazza Aldo Moro sono utilizzati da cittadini di tutte le età: anziani, bambini, giovani, adulti. Tutti ne godono come di un vero bene comune. Il giardino è un bene comune che è una vera invariante strutturale: costituita da valori ambientali, paesaggistici e sociali, materiali e immateriali, identitari per i cittadini. Quando siamo venuti a conoscenza della p arte terminale del percorso abbiamo subito deciso di portare le nostre critiche e le nostre proposte a chi ha preso queste decisioni e, come cittadini del Comune e abitanti della Regione, ci siamo stupiti di non essere stati consultati prima".
La partecipa zione pubblica deve essere effettuata prima che le decisioni siano prese (Convenzione di Arhus)
"La Regione Toscana dispone di una legge sul governo del territorio, la lr 65/2014, molto avanzata per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini e di tutt i i soggetti interessati. Questa legge dispone che la partecipazione dei cittadini e di tutti i soggetti interessati debba intervenire, in base agli art. 36 e seguenti, nel rispetto della Convenzione di Arhus, prima che siano state prese le decisioni. Ora ci troviamo con un progetto di fattibilità tecnico economico appena approvato.
Vi chiediamo di accogliere la nostra proposta migliorativa del progetto: in questo modo la tranvia risponderà a un’utenza più vasta e manterrà un bene comune identitario per i strutturale per i cittadini che deve essere valorizzata".