Nuova Polisportiva Novoli e quel sogno sfumato per la Promozione
di Gaetano D’Arienzo
Mi domando cosa si sia fatto a fare tutto questo! Vorrei urlare il mio disagio e la nostra frustrazione, perché con una piccola modifica al regolamento si sarebbe fatto giustizia». E' la delusione di Roberto Travagli, presidente della Nuova Polisportiva Novoli che l'anno prossimo non giocherà là dove vorrebbe essere, ossia in Promozione.
Nuova Polisportiva Novoli e quel sogno sfumato per la Promozione
La società calcistica con sede alla periferia Nord-Ovest di Firenze ha terminato la regular season della Prima Categoria qualificandosi tra le 8 squadre dei Play-off. Le 4 vincitrici degli incroci (tra cui la Nuova Novoli) hanno conquistato il diritto ad una classifica di merito. Solo la prima di questa graduatoria, però, è passata di categoria mentre le altre 3 hanno sperato di poterlo fare. Questo perché nei 4 gironi della Promozione uno solo è formato da 14 squadre e gli altri 3 da 13 squadre e quindi «se li portassimo tutti a 14 squadre per lo meno sarebbero tutti pari ed eviteremmo i turni di riposo - ha detto Travagli - Così si accontenterebbero le 3 squadre che non sono riuscite a classificarsi, nonostante la vittoria ai play-off».
Travagli sa che sulla carta non ci sono margini di contestazione, perché è stato applicato il regolamento alla lettera ma ci spera, nel nome di un principio sportivo. Tra i dilettanti toscani c'è voglia di ripartire, ora che il Covid non sembra essere la stessa minaccia degli ultimi due anni: «Il Covid non c'è mica solo in Promozione...adesso le cose sono cambiate, potremmo ricominciare riequilibrando i gironi», ha aggiunto Travagli, che si fa portavoce della delusione di tutta la squadra. Ma oltre alla beffa c'è anche il danno. Già perché il Novoli, rimasto nel frattempo nel limbo, si era organizzato per un campionato di categoria superiore: «Noi non potevamo attendere la classifica di merito, i tempi non consentono esitazioni per ingaggiare i giocatori. E così abbiamo fatto la squadra per la Promozione, non potevamo aspettare».
«Sono regole scritte da tempo, non le abbiamo certo inserite in corsa», ha chiarito il presidente del comitato regionale della Lega Nazionale Dilettanti, Paolo Mangini, intervenuto alla trasmissione Monitor di Italia7. «A causa degli anni travagliati del Covid, purtroppo in Promozione siamo in sovrannumero: a cose normali dovrebbero essere 48 squadre e oggi siamo a 53. Quindi non possiamo far salire altre squadre, anzi contiamo di tornare a 3 gironi da 16 entro la stagione 2024-2025 e dobbiamo farlo senza soluzioni drastiche (ad esempio aumentare le retrocessioni)». Strada dolorosa ma obbligata, dunque? Travagli insiste: «Lo sapevamo che era stabilito così, nessuno dice il contrario. Però si potrebbe trovare una soluzione condivisa».
Dall’altra parte c’è il delegato provinciale del Coni di Firenze, Fabio Giorgetti che tifa per il merito sportivo. «Dobbiamo premiare atleti e società sportive. Immagino la delusione dei giocatori che se la sono sudata sotto il caldo di Giugno e che non hanno visto tradurre la vittoria in un traguardo». «Il Covid ha cambiato l'assetto numerico dei Gironi, certo! però ciò non toglie che poteva esser privilegiato il risultato del campo - ha proseguito Giorgetti - Doveva essere trovata una soluzione che rendesse merito a chi ha vinto i play-off. Spero che la richiesta che arriva dalla Nuova Novoli possa essere considerata dal presidente Mangini. Sono fiducioso che possa esserci una apertura. Se non per quest'anno almeno per il futuro». Insomma, la telenovela calcistica dell'estate è servita.