Al Palagi parte la teleassistenza con i pazienti della riabilitazione respiratoria, arrivano 40 tablet

Visite, esercizi e teleconsulto a distanza.

Al Palagi parte la teleassistenza con i pazienti della riabilitazione respiratoria, arrivano 40 tablet
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Quaranta tablet saranno messi a disposizione dei pazienti del servizio di Riabilitazione Respiratoria del Palagi per facilitare l’accesso alla teleassistenza e al teleconsulto medico su piattaforma dedicata. L’iniziativa prende il via dal progetto del dottor Walter Castellani, direttore del Servizio di fisiopatologia respiratoria del Palagi, realizzato insieme al direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche, Giancarlo Landini. A rendere possibile operativamente il progetto, sono stati i Lions zona C Distretto 108 LA-Toscana e il Rotary Club Firenze Brunelleschi che tra il 2020 e il 2022 hanno dato in donazione i tablet alla fisiopatologia del Palagi.

Il servizio è rivolto a pazienti con patologie croniche respiratorie in carico alla riabilitazione respiratoria del Palagi che lavora in continuità con la fisiopatologia e che ora, grazie ai tablet, potranno fare affidamento sulla teleassistenza attraverso una gestione domiciliare. A distanza potranno essere prescritti nuovi farmaci o aggiustate le terapie in corso. Il medico di medicina generale o lo specialista potranno fare teleconsultazioni su referti di esami. Potranno utilizzare il servizio di teleassistenza sia pazienti al termine di un ciclo riabilitativo che potrebbero avere benefici da un programma di recupero al proprio domicilio, sia pazienti che sono già a casa. A tutti verrà fornito un tablet per la durata del trattamento e sarà proposto di alternare trattamenti in presenza con incontri online di controllo.

Nel periodo dell’emergenza, la continuità assistenziale per i pazienti cronici attraverso i meccanismi della telemedicina ha dimostrato di essere un canale alternativo necessario alla presenza in ambulatorio. In assoluta sicurezza, televisite e teleconsulti fra medici sulla situazione clinica del paziente, hanno garantito la continuità della presa in carico e il monitoraggio delle patologie.

“Attualmente, a stato emergenziale terminato – precisa il dottor Castellani - la telemedicina e la teleassistenza consentono la continuità della presa in carico e il monitoraggio delle patologie croniche nel lungo termine con percorsi assistenziali innovativi e integrati tali da migliorare la capacità di esercizio, ridurre la dispnea e migliorare la qualità della vita rispetto all'assenza di trattamento in pazienti con malattie respiratorie. La rilevanza della telemedicina è tale – conclude Castellani - che è stata inclusa anche nei finanziamenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Per quanto riguarda la gestione a distanza, durante le prime valutazioni in presenza, le attività in autogestione e gli esercizi proposti ai pazienti verranno illustrati, verificandone la comprensione e la fattibilità. Le attività in presenza o in remoto potranno essere modulate sulla base delle caratteristiche dei pazienti, degli obiettivi riabilitativi e dell’evoluzione del percorso e potrà essere utilizzato anche un diario delle attività. Il monitoraggio durante il periodo di autogestione dovrebbe essere settimanale e comunque intervallato da sessioni in presenza. L’attività di educazione e addestramento potrà essere supportata da materiale informativo sviluppato dall’attività di Riabilitazione Funzionale del dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie.

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