Sequestrate due ditte che gestivano illegalmente scarti tessili
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Un'operazione congiunta della polizia provinciale di Prato, della polizia municipale di Montemurlo e di Arpat ha portato al sequestro preventivo di due capannoni in via dell'Industria, dov'erano attive due ditte per il trattamento degli scarti tessili. Una di queste era totalmente abusiva. Stoccate nei capannoni 70 tonnellate di scarti tessili.
Sequestrate due ditte che gestivano illegalmente scarti tessili
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Nell'ambito dei controlli per accertare le violazioni in materia ambientale sul territorio, un' operazione congiunta, condotta dalla polizia municipale di Montemurlo con la polizia provinciale di Prato e i tecnici di Arpat, ha portato all'individuazione di due ditte, attive nella zona di via dell'Industria a Bagnolo, che trattavano illecitamente scarti tessili.
Una delle due aziende è risultata completamente abusiva, mentre l'altra non rispettava le prescrizioni autorizzative, in particolare non aveva comunicato l'inizio dell'attività nei sessanta giorni precedenti all'avvio dei macchinari, così come previsto dalla normativa ambientale. Nei due capannoni, rispettivamente di mille e duemila metri quadrati, erano stoccati senza alcuna autorizzazione 70 tonnellate di scarti tessili, in difformità alle quantità previste dalla normativa anti – incendio.
Gli immobili e tutto il loro contenuto sono stati sottoposti a sequestro preventivo e i titolari delle attività denunciati penalmente. Le ditte erano gestite da tre cittadini di origine cinese di 44, 55 e 47 anni, di cui due residenti nella provincia di Pisa e uno a Prato, mentre la proprietà degli immobili posti sotto sequestro è di cittadini italiani.
Nelle aziende erano in fase di montaggio vari macchinari utilizzati per il trattamento degli scarti tessili, in particolare un'attività di sfilacciatura senza autorizzazione.
DICHIARAZIONI: «Si tratta di un'importante operazione di contrasto all'illegalità economica e ambientale sul nostro territorio. - sottolinea il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai – Un plauso all'attività d'indagine e controllo svolta dalla polizia municipale che ha lavorato in sinergia con la polizia provinciale, Arpat e vigili del fuoco». Anche la comandante della polizia municipale di Montemurlo, Enrica Cappelli, ha messo in luce «l'importanza della collaborazione con gli altri enti, in particolare con la polizia provinciale, con Arpat e con i vigili del fuoco, ciascuno secondo le proprie competenze specifiche».
«Il contrasto all'abbandono e smaltimento illecito dei rifiuti, scarti tessili in primis, è uno dei temi su cui la polizia provinciale è da sempre in prima linea», afferma il presidente della Provincia Francesco Puggelli. «Le indagini sugli abbandoni dei rifiuti nel territorio hanno fatto risalire più volte ai responsabili, ma la prevenzione è l'arma migliore per combattere i danni ambientali . Per questo l'operazione svolta, sventando per tempo lo smaltimento irregolare di 70 tonnellate di scarti tessili, ha un risvolto ancora più importante».
«Nel lavoro della polizia provinciale, la tutela del territorio e della salute pubblica è al primo posto - commenta il comandante Michele Pellegrini - e proprio sulle tematiche ambientali è importante la collaborazione con le polizie municipali ed Arpat. Il lavoro di squadra con gli agenti di Montemurlo ed Arpat è stato fondamentale per arrivare a questo risultato».