Ucraina, Fondazione Caritas Firenze: “I 70 minorenni accolti sono stati tutti inseriti nelle scuole”
Bilancio dell’accoglienza a tre mesi dall’inizio della guerra. Il presidente Vincenzo Lucchetti: “Risultato ottenuto grazie al grande lavoro dei nostri operatori e volontari”.
Ucraina, Fondazione Caritas Firenze: “I 70 minorenni accolti sono stati tutti inseriti nelle scuole”
A tre mesi dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, la Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze ha tracciato un bilancio dei profughi accolti.
È stata data accoglienza a 120 persone, di cui 70 minorenni che sono stati tutti inseriti all’interno degli istituti scolastici. Ventuno le strutture della Diocesi ad oggi impegnate. Tra le persone accolte ci sono parrucchieri, radiologi, sarte, impiegati. Alcuni sono portatori di handicap e anziani.
Le attività svolte dalla Fondazione hanno riguardato l’accoglienza primaria, il supporto per il disbrigo di pratiche burocratiche, il sostegno con corsi di lingua italiana grazie ai volontari delle strutture.
“Le immagini che provengono dalle città di Mariupol, Kiev e Leopoli e le file delle persone che si accalcano per raggiungere la salvezza - dice il presidente Fondazione Solidarietà Caritas Firenze, Vincenzo Lucchetti - riconducono a ricordi che pensavamo essere svaniti. Tante di quelle persone sono riuscite a fuggire e a raggiungere altri Paesi europei, tra cui l’Italia. Abbiamo e stiamo accogliendo attualmente 120 persone e altre si presume siano in arrivo”.
“Grazie alla collaborazione con la Caritas diocesana e alle istituzioni del territorio - ricorda il presidente della Fondazione Caritas Firenze - ci siamo attivati fin dal primo momento per poter garantire la migliore accoglienza possibile. Sono soprattutto donne con bambini ad arrivare, molte di loro non parlano italiano. Avevano un lavoro e una vita come quella di tutti noi nel loro Paese. Hanno affrontato un viaggio estremamente difficile e ora si trovano in una condizione del tutto inedita. Da quando sono arrivate nelle strutture di accoglienza sono state accompagnate nel percorso di disbrigo burocratico, hanno iniziato a frequentare lezioni di lingua italiana e i bambini sono stati inseriti nelle scuole”.
“I minori ucraini - conclude Lucchetti - frequentano le scuole fiorentine, da quelle dell’infanzia alle superiori. L’inclusione passa anche dagli inserimenti scolastici. Dare delle prospettive, offrire la possibilità di un futuro è un messaggio forte e bello, i bambini e ragazzi ucraini, strappati dalle loro case, dai loro affetti, dai loro territori sono alla disperata ricerca di una normalità quotidiana. La vita deve andare avanti e non può fermarsi, grazie al lavoro e alla solidarietà ognuno di noi può contribuire a regalare un’occasione per risollevarsi”.