Riapre Bucolica: biodiversità, cultura e comunità
Per l'apertura del 18 maggio l'omaggio all'astrofisica Margherita Hack nell'anno del suo centenario, in compagnia di Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli e Andrea Salvadori.
Riapre Bucolica: biodiversità, cultura e comunità
Uno spazio unico nel genere. Una fattoria dove l'agricoltura è un mezzo per fare cultura, dove “Proteggiamo la biodiversità dei nostri territori, le comunità che li abitano, le tradizioni locali, la nostra salute, quella dei nostri figli e delle generazioni che verranno” - affermano orgogliosamente Riccardo e Filippo Zammarchi, i due fratelli che nel 2020 - in piena pandemia - hanno dato vita a questo progetto che inizia ad incuriosire e attirate attenzioni anche al di fuori dei confini regionali.
A Bucolica per la terza stagione consecutiva c'è un programma settimanale di attività culturali pensate per promuovere questi concetti e far stare insieme le persone.
A partire da mercoledì 18 maggio, giorno dell'inaugurazione, sono oltre 100 le attività culturali in 100 giorni di programmazione del Circolo Culturale Agricolo di Lastra a Signa, luogo lontano dai ritmi frenetici della città dove la natura e la convivialità tornano protagoniste.
Spazio alle tradizioni popolari toscane
E allora spazio alle tradizioni popolari toscane, con balli, canzoni e ottava rima; allo yoga e benessere, con yoga nell’oliveta, nindra, meditazione, biodanza, bagno sonoro e automassaggio; alle attività bambini in fattoria, con i centri estivi, l'inglese nell’orto, i laboratori con l’agronomo e gli incontri di avvicinamento al mondo dei cani.
Senza dimenticare il trekking immersi nella natura alla scoperta delle colline di Lastra a Signa, con passeggiate cinofile, ascolto e riconoscimento del canto degli uccelli o delle impronte degli animali selvatici. Spazio inoltre ai workshop di erboristeria, al teatro in natura e alle visite in apiario: per capire un tassello fondamentale dell'ecosistema in cui viviamo.
Il giovedì Talk & Taste: qui si parlerà di agricoltura e comunità, tra degustazioni e presentazioni. Per conoscere le persone con cui collabora Bucolica; i piccoli produttori, colleghi che portano avanti un’idea di fare agricoltura con la stessa attenzione per la natura e dimensione sociale. Si parte giovedì 19 maggio con la presentazione del Bucolica Summer Camp assieme a Centro Allenamente, Associazione Daimon, Pippolo Music School e Helen Doron Lastra a Signa.
Giovedì 26 maggio invece sarà il turno della birra realizzata dal Birrificio Agricolo Rasinia con i Grani Antichi coltivati nei terreni di Bucolica.
Tantissime collaborazioni
Le collaborazioni quest'anno sono tantissime. il programma di attività culturali dei primi due mesi di Open Farm - questo il nome del cartellone di Bucolica – è organizzato in collaborazione con Associazione Daimon, Centro Allenamente, Danzeassud, Francesco Magnelli, Helen Doron Lastra a Signa, Il Segno di Fido e l’educatrice cinofila Sara Virga, Laboratorio Anemone, Gabriele Scollo, le guide ambientali Serena Conforte e Sara Giovannoni, la Pippolo Music School, tutti i produttori, i musicisti e gli insegnanti delle varie associazioni.
Per l'apertura di mercoledì 18 maggio “A cena con Ginevra e Margherita”: un omaggio a Margherita Hack nell'anno del suo centenario, in compagnia di Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, artisti che con la celebre astrofisica hanno condiviso lo spettacolo "L’anima della terra vista dalle stelle”, per anni in giro per l'Italia. Per l'occasione sarà proiettato l'omonimo docufilm liberamente ispirato allo spettacolo (info e prenotazioni evento 366 9793632).
La terza stagione di Open Farm vi aspetta dunque dal 18 maggio, ogni settimana, dal mercoledì alla domenica, dalle 16 alla mezzanotte.
Negli spazi di Bucolica presente anche uno spaccio agricolo, dove poter acquistare le le eccedenze delle produzioni agricole che non vengono consumate al bar o al ristoro. In vendita i prodotti dell'azienda come farina e birra di grani antichi, pasta ad essiccazione naturale, miele, marmellate, uova, bottarga di gallina, biscotti di grani antichi all'olio e vino rosso, erbe aromatiche, idromele. Un piccolo promemoria per quando andiamo a fare la spesa di tutti i giorni.
I prodotti agricoli da bere e da mangiare
Al “Bar agricolo” sono presenti prodotti agricoli da bere e da mangiare: dalla stessa fattoria, da cantine di Lastra a Signa o da altri piccoli produttori agricoli in giro per la Toscana. Lo Spritz è fatto con uno sciroppo agro di finocchietto e susine selvatiche raccolte nei terreni di Bucolica, il vino-spumante proviene da vigne che si trovano nella collina accanto.
Tutti i cocktails sono fatti con sciroppi, miele, liquori e botaniche coltivate a Bucolica. La piccola selezione di vini naturali è tutta locale, dal comune di Lastra a Signa, tutto a meno di 10 Km di distanza. Al circolo non troverete patatine fritte in busta ma ceci croccanti dell’ultimo raccolto, bastoncini piccanti fatti con un prodotto di recupero come la crusca di grani antichi o sottoli con le olive e fave scottate dall'orto.
Al posto della coca-cola, ci sono infusi freschi con le erbe officinali o succhi di frutta con albicocche raccolte ad un migliaio di metri da dove vengono consumate. Anche il caffè viene torrefatto in Toscana, dopo essere stato acquistato direttamente da un’azienda agricola che gestisce in maniera socialmente responsabile una piantagione in Honduras.
Schiacciate con i grani coltivati nei campi dell'azienda
Le schiacciate vengono realizzate con i grani antichi coltivati nei campi dell'azienda e vengono farcite con salumi igp, formaggi provenienti da caseifici agricoli e verdure dall'orto. Sono inoltre disponibili piatti freddi per una cena leggera, taglieri, primi con pasta fresca fatta in casa, gli ortaggi del mese, dolci con il miele e le confetture di frutta prodotte dall'azienda.
“Non ci sono chef in cucina, cercheremo di farvi sentire il sapore delle materie prime nella maniera più sincera, semplice e naturale possibile – ricordano Riccardo e Filippo Zammarchi - “abbiamo selezionato vini prodotti ad una distanza massima di 6km da qui. I formaggi provengono da caseifici agricoli, fatti da famiglie di pastori che allevano direttamente i propri animali e trasformano solo il proprio latte. I maiali con cui sono fatti i salumi vengono da allevamenti allo stato brado e da alcuni presidi Slow Food. Dal Chianti, dal Mugello, dall’Amiata, dalla Piana fiorentina, dalla Val di Sieve e dalle Balze Volterrane. La scorsa stagione 4000 persone sono passate a trovarci e hanno consumato una tonnellata e mezzo di cibo prodotto da noi in maniera naturale nel raggio di 100 metri, 1000 litri di vino e 400 kg fra formaggi e salumi da piccoli produttori locali. Ci piace l'idea di aver contribuito a creare, nel nostro piccolo, un indotto in grado di valorizzare quello in cui crediamo”.