Forza Italia dimissioni in massa dopo i risultati elettorali in Toscana
Un triste epilogo frutto di ingratitudine ed arroganza. Così si rispondono i firmatari della lettera che esamina dopo due settimane, i risultati amministrativi in Toscana per Forza Italia.
Forza Italia: dimissioni in massa
Siamo volontari che da tanti anni dedicano impegno a Forza Italia e alla
politica di base, tirando la carretta con un impegno gravoso di tempo,
energie, denaro, tutto sulle nostre spalle, mettendo in gioco la nostra
faccia e la credibilità davanti ai cittadini, in una delle zone più
difficili per i partiti di centrodestra: la rossa provincia di Firenze.
Uno sforzo compiuto negli anni per pura passione politica , per la
nostra fede negli ideali del partito espressi dal Presidente Berlusconi
nel 1994 e per amore delle nostre comunità.
Certamente non ci aspettavamo chissà quali ricompense , consci che le
sfavillanti e ben retribuite carriere parlamentari e regionali sono
appannaggio di pochi fortunati e che , nelle migliori ipotesi , ci
aspettavano impegni ancor più gravosi ( e ugualmente gratuiti ) nei
consigli comunali; ma pensavamo, e speravamo, di esserci guadagnati
almeno il rispetto del Partito e il diritto di essere
ascoltati. Purtroppo ci siamo sbagliati .
Da qualche anno siamo stati costretti ad assistere ad un continuo
declino del partito : da guida del centrodestra , ci troviamo oggi
relegati ad un ruolo marginale, percepito come irrilevante da un
elettorato che per questo ci ha progressivamente abbandonato .
Abbiamo cercato quindi di recepire il disagio e la disaffezione degli
elettori per poi trasmetterlo ai " piani alti ", ma non abbiamo avuto
successo, perché non siamo stati ascoltati.
Le dirigenze provinciale e regionale hanno preferito considerare i
nostri allarmi, i nostri avvertimenti e le nostre analisi come "
polemiche da chat ", trattandoci con il fastidio che si riserva a chi "
disturba il manovratore ".
Le ultime elezioni amministrative in Provincia di Firenze purtroppo ci
hanno amaramente dato ragione , consegnandoci un risultato
abbondantemente sotto al 2% dei consensi , a segnare un continuo declino
dai risultati delle politiche 2018 e delle regionali 2020.
La reazione delle dirigenze a questo stato di cose è stata sconvolgente,
non avviando una sana riflessione collegiale e di un franco confronto
interno ...tutt'altro : come sta succedendo anche a livello nazionale ,
si è preferito esaltare illusori e isolati risultati positivi ( che in
Provincia di Firenze non esistono ) trattando con ancora maggior
fastidio chi, come noi, cercava di affrontare i problemi alla ricerca
delle soluzioni.
Ci sembrava naturale interrogarci sui risultati indecenti avuti a
Reggello e a Sesto Fiorentino, dove le liste sono state create con vari
artifici , lasciando a due incolpevoli responsabili locali il pesante
onere di presentare agli elettori liste composte da ( seppur volenterosi) paracadutati da altri comuni,
spesso gli stessi in entrambi i comuni.
Ci sembrava naturale avere il diritto al rispetto e al confronto ma
tutto ciò non è avvenuto; anzi, ciliegina sulla torta, domenica mattina
, senza alcun preavviso e senza alcun tentativo di conciliazione, il
coordinatore provinciale di Firenze, responsabile negli ultimi anni
della sparizione del partito in molti comuni della provincia, anzichè
assumersi le proprie responsabilità, dimettendosi, ha cercato la carta
di "punire i critici" con liste di proscrizione.
Siamo stati sospesi dalle cariche e , ancora più grave , è stato
estromesso dal coordinamento il vice coordinatore provinciale Giampaolo
Giannelli .Una mossa grave nonchè ridicola, ancor più se si pensa che
Giannelli non è vicecoordinatore di nomina , ma è stato eletto come tale
nell' unico vero congresso del partito tenutosi in Toscana , forse in
Italia : quello della Provincia di Firenze del novembre del 2019,
raccogliendo il consenso del 49% dei tesserati.
Si è voluto espellere l' unica persona che in questi mesi è riuscita a
lavorare con impegno per il partito , occupandosi di assicurare la
vicinanza di Forza Italia ai cittadini , ( a differenza di un apatico
e silente coordinatore provinciale ) , come tutti possono verificare
dai comunicati stampa emessi in questo anno e mezzo, nonchè da varie
iniziative territoriali.
Insieme a lui si sono voluti sospendere dirigenti che da anni donano
tempo ed energie al partito , stranamente quasi tutti facenti parte
della mozione Giannelli al congresso .
Un comportamento dittatoriale , ben lontano da quel che è un partito
liberale, compiuto dal coordinatore provinciale con il sostanziale
avallo del coordinamento regionale , il quale non ha mosso un dito o
detto una parola su questo provvedimento, quasi a stabilire una volta
per tutte che le voci critiche non sono tollerate e che il Titanic
Forza Italia non ha alcuna intenzione di evitare l' affondamento.
Di fronte a questo stato di cose , a questa ostinazione al declino di
fronte alla totale mancanza di rispetto perciò che abbiamo dato ( e che
avremmo ancora dato ) al Partito, non ci resta altra scelta che
rassegnare le dimissioni dalle cariche ed uscire da Forza Italia,
seguendo chi, settimana dopo settimana, sta abbandonando il partito.
Con il rammarico di chi ci aveva creduto e ha lavorato inutilmente ,
con la tristezza di non aver potuto evitare la scomparsa del partito in
Provincia di Firenze.
Giampaolo Giannelli, vice coordinatore provinciale Firenze e capogruppo
a Dicomano
Davide Galeotti, coordinatore Forza Italia Borgo San Lorenzo
Maria Gaetano, capogruppo Forza Italia Barberino di Mugello
Federica Tassini, Azzurro donna Mugello
Cristina Berardicurti, commissario Forza Italia Vicchio
Leonardo Resia, responsabile Forza Italia Vaglia
Cinzia Pepe, Forza Italia Scandicci
Davide Loiero, Forza Italia Sesto Fiorentino
Massimo Mari, Forza Italia Bagno a Ripoli
Giampaolo Bacicchi, Forza Italia Bagno a Ripoli
GianPietro Magni commissario Forza Italia Pelago
Maria Pia Strocchi Forza Italia Pelago