Al via tre giorni di dibattiti verso i rifiuti zero: è l’ora della svolta?
35° ANNIVERSARIO DELLA CHIUSURA DELL’INCENERITORE DI SAN DONNINO
Storia, dibattiti, letture, musica, esposizioni, visite guidate al parco ed esercitazioni di protezione civile. A 35 anni dalla chiusura dell’inceneritore di San Donnino, avvenuto nel luglio del 1986, il Coordinamento dei comitati della Piana, la Fratellanza Popolare di San Donnino e l’Associazione ricreativa culturale sportiva sandonninese vogliono ripercorrere insieme quel pezzo di storia che portò alla chiusura dell’impianto e capire che ruolo avrà in futuro quel sito che svetta sul confine tra Campi Bisenzio e Firenze, con le sue torri sbriciolanti. Per questo è stato promosso un ricco programma di incontri a partire da oggi pomeriggio fino a domenica 26 settembre, presso il parco Chico Mendes, prevedendo di dedicare un ruolo centrale alla discussione del nuovo piano regionale deirifiuti in Toscana, facendo tesoro del passato verso Rifiuti Zero. Oggi pomeriggio alle 16 si terra l’incontro “I comitati, le associazioni, l’inceneritore: una storia“ con gli interventi di Paolo Ceccarelli, Alessio Ciriolo, don Nicodemo Delli e Bianca Camiciottoli. A seguire vi sarà l’intervento del prof. Annibale Biggeri che presenterà lo studio sugli effetti sanitari dell’inceneritore di San Donnino ed alle 17 prenderà avvio la tavola rotonda “Verso il nuovo piano regionale dei rifiuti: l’avvio di un confronto”, a cura di Claudio Tamburini con gli interventi dell’assessora Monica Monni, Rossano Ercolini, Enzo Favoino e Nicola Ciolini. Sabato 25 si terrà alle 16.30 l’incontro moderato dalla direttrice del nostro settimanaleDebora Pellegrinotti, sul futuro dell’inceneritore di San Donnino con la partecipazione di Alberto Irace, il vicensindaco Giovanni Di Fede e gli assessori all’ambiente di Sesto, Signa e Lastra a Signa, Silvia Bicchi, Andrea Di Natale e Annamaria Di Giovanni. Infine, domenica 26 si terranno le esercitazioni di protezione civile per grandi e bambini a cura della Fratellanza Popolare di S. Donnino, alle 16 il reading letterario a cura di Anna Pagani e alle 17 il concerto per violino e chitarra, Sergio Messina e Ciro Zingone. Non solo: per tutta la domenica, all’interno del parco Chico Mendes vi saranno stand di associazioni di protezione animale e ambientale, con mercatini di beneficenza, a cura dell'associazione Earth Firenze che all'interno del Parco segue il progetto di rifugio per gli animali. «La manifestazione – ha precisato l’avv. Tamburini – ci consentirà di ripercorrere gli eventi che portarono alla dismissione dell’impianto di San Donnino e di proiettare sul presente della Piana Fiorentina (e non solo) molti dei temi che furono alla base del conflitto tra i cittadini e le amministrazioni dell’epoca. Il primo tema è la periferia degradata che resiste al destino che la grande città le riserva, come luogo marginale e senza una dignità di cittadinanza; il secondo tema è la rivendicazione del diritto alla salute messa in pericolo dall’incenerimento deirifiuti. La vicenda dell’inceneritore di San Donnino, infatti, racconta come le popolazioni, con le Associazioni e i Comitati, videro immediatamente e con chiarezza il rischio derivato dalle emissioni dell’impianto, e ne documentarono le ragioni. Ad esse le Amministrazioni non prestarono ascolto fino alla fase conclusiva della vicenda quando venne documentato un livello elevatissimo di inquinamento dei terreni circostanti l’impianto. A distanza di molti anni dalla chiusura, indagini scientifiche hanno mostrato drammaticamente la pericolosità degli inceneritori e la loro capacità di danneggiare la salute delle popolazioni dei territori che li ospitano. La vicenda – ha osservato ancora Tamburini – ha rappresentato la base storica della resistenza che, a partire dalla fine dell’anno 2000, indusse le popolazioni della Piana, con i comitati e le associazioni, ad una lunga opposizione alla realizzazione di un nuovo inceneritore, conclusasi con successo nel 2018». Una manifestazione da non perdere: durante i diversi incontri sarà possibile comprendere maggiormente quale sia il progetto di Alia sul futuro dell’impianto e su che basi sarà adottato il nuovo piano regionale dei rifiuti.