Oltre 10mila persone alla manifestazione Gkn: “Siamo ancora in piedi”
Si è tenuta questa mattina a Campi Bisenzio la manifestazione nazionale convocata dal Collettivo di Fabbrica della Gkn.
Oltre 10mila persone alla manifestazione Gkn: “Siamo ancora in piedi”
Oltre 10mila persone sono arrivate da tutta Italia ed hanno manifestato piena solidarietà ai lavoratori coinvolti nella vertenza che riguarda lo stabilimento di Campi Bisenzio.
Nonostante il sole cocente i lavoratori e tutti i solidali hanno scandito tantissimi cori ed hanno animato il lungo corteo che ha percorso la zona industriale di Capalle. Anche il centro commerciale I Gigli ha esposto uno striscione di solidarietà e vicinanza.
La posizione del Collettivo Gkn
“Sin dal primo giorno in cui abbiamo iniziato l’assemblea permanente in fabbrica, siamo stati travolti dalla solidarietà. Il territorio è letteralmente insorto in sostegno a questa fabbrica, abbracciandola e difendendola.
Gkn è diventata, nostro malgrado, un caso politico e un caso nazionale. Perché siamo gli ultimi di una lunga serie di licenziamenti e delocalizzazioni. Perché potenzialmente siamo i primi di una ulteriore serie di chiusure dopo lo sblocco dei licenziamenti pandemico. Perché siamo una fabbrica con commesse e con macchinari nuovi. Perché siamo individuati come una fabbrica con un grado importante di sindacalizzazione e organizzazione interna.
Se sfondano qua, quindi, sfondano dappertutto: se ne è convinto un arco di forze, che attraversa svariate categorie professionali, dagli operai, agli edili, passando per i lavoratori del commercio e della logistica, fino a giornalisti e psicologi.
Adesso abbiamo più voce di quanto ne avevamo all’inizio del Corteo”.Il commento di Dario Salvetti, delegato Rsu
“In questi giorni in tanti ci hanno chiesto come stiamo. Come volete che stiamo? Siamo in piedi, abbiamo preso una tranvata in faccia ma possiamo andare avanti per mesi, supportati dall’adrenalina. E voi, invece come state? Fino al 22 settembre noi abbiamo lo stipendio, poi magari utilizzeremo il Tfr ma tutti voi state messi peggio di noi, magari avere un contratto precario, siete pagati a cottimo.
Noi abbiamo la dignità e fin quando avremo questa staremo bene”
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