Sesto fiorentino

«Grande Firenze: il percorso parte in salita, tra diffidenze ed entusiasmi. Sarà la volta buona?

INCONTRO TRA IL SINDACO DARIO NARDELLA E I SINDACI DELLA CINTURA FIORENTINA

«Grande Firenze: il percorso parte in salita, tra diffidenze ed entusiasmi. Sarà la volta buona?
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Il percorso verso la Grande Firenze è partito in salita tra diffidenze ed entusiasmi, dovendo scontare anni di sgarbi tra i campanili e tra i Comuni della cintura fiorentina ed il capoluogo. Nelle scorse settimane si è svolto l’atteso incontro, in Palazzo Medici Riccardi, tra il sindaco metropolitano Dario Nardella ed i primi cittadini di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Signa, Lastra a Signa, Pontassieve, Scandicci, Sesto Fiorentino e Vaglia. Al termine del vertice è stato sancito il via libera alpercorso per creare un’associazione intercomunale e un regolamento comune tra i Comuni della cintura. E così emersa una risposta tangibile e di prospettiva nel tempo  post-covid, per un'area tra le più dinamiche e forti d'Italiain termini di occupazione, export e produttività. Senza dubbio, ad accogliere con entusiasmo la scommessa dell’unità amministrativa e del rilancio economico è statoil sindaco Nardella. E nella Piana? «Il Comune di Sesto Fiorentino – ha commentato il sindaco Lorenzo Falchi – parteciperà a tutti gli incontri in merito al progetto di costituzione dell'associazione tra comuni. Penso che se costruito bene possa essere uno strumento utile a coordinare alcune politiche e alcune scelte tra Comuni che per molti aspetti sono vissuti dai loro cittadini quasi come se fossero un'unica città: tra questi ambiente, trasporti e regolamenti amministrativi». Il percorso tracciato prevede di sottoporre nelle prossime settimane un documento programmatico e un regolamento che disciplini in modo comune le attività in alcuni settori di governo: urbanistica, turismo e attrazione di investimenti, promozione economica, sicurezza urbana (integrando l'operato delle polizie locali), ambiente, infrastrutture e mobilità, servizi alla scuola, appalti e gare e consulenza legale. «Il clima è stato molto positivo – ha commentato il sindaco metropolitano – ho respirato grande voglia di costruire un progetto concreto per partire subito e guardare alle esigenze delle imprese e dei cittadini». Se per anni si è discusso della Città e del Comune unico della Piana, oggi l’intenzione è quello di andare verso un progetto di integrazione amministrativa, mantenendo la rappresentanza politica dei singoli Comuni. Disco verde anche dal sindaco campigiano Emiliano Fossi: «C’è un comune sentire tra tutti i sindaci, stiamo provando a far sposare insieme visione e concretezza, con un processo che dovrà avere una sua gradualità a partire dall’integrazione dei piani strutturali e dei servizi alla scuola. Un processo – ha aggiunto  – che non deve svantaggiare nessuno ma portare un valore aggiunto ad ognuno». Maggiori diffidenze sono state avanzate dal sindaco di Signa Giampiero Fossi: «Quella della Grande Firenze è sicuramente un progetto nel quale credo – ha osservato – ma prima di farsi trascinare da facili entusiasmi vanno considerati e valutati molti aspetti. Il percorso tracciato non deve tradursi in un’eccessiva ed ulteriore burocratizzazione o essere volto a facilitare le grandi città rispetto alle altre. Si tratta di un progetto che presenta svariate insidie ma sono concettualmente a favore e noi di Signa, anche in questo percorso, faremo sicuramente la nostra parte». Piena soddisfazione è stata infine espressa dalla sindaca di Lastra a Signa Angela Bagni: «L’incontro che si è svolto in Città Metropolitana è stato un incontro interlocutorio e informativo e a mio parere è andato molto bene. Non posso che accogliere con favore questa nuova modalità di confronto all'interno del progetto della Grande Firenze. Nel primo appuntamento abbiamo gettato le basi per mettere in atto in modo graduale azioni concrete e condivise fra i comuni coinvolti». C’è da dire, tuttavia, che già in passato il percorso era sembrato sul punto di nascere salvo poi non dar seguito a nulla. Così come già negli anni scorsi era stato avanzato, soprattutto dalle forze politiche di centrodestra, di procedere ad una gestione associata dei corpi delle Polizie Municipali dei Comuni della Piana ma la proposta, discussa poi nei diversi Consigli Comunali, non aveva trovato un’unanime concordanza. Sarà la volta buona? Vedremo se sulla spinta dell’emergenza Covid stavolta il percorso potrà avere esiti più positivi iniziando, una volta per tutte, a supere confini e campanilismi.

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